Come una statua nel tempio,
che pur avendo un aspetto
benevolo e sorridente
non sembra assorta in pensieri,
dopo aver disposto il proprio corpo
in una qualsiasi posizione comoda
si stia senza pensare,
in una condizione libera dai pensieri.
Priva di considerazioni oggettive,
la realtà essenziale è proprio così!
Si rimanga rilassati senza pensare,
ma non si interrompa il flusso dei pensieri
che sorgono come lampi nel cielo.
Così le rappresentazioni mentali
vengano lasciate libere
come nelle profondità del vasto oceano.
Si stia in una libera condizione di immobilità.
Le varie rappresentazioni visive e mentali
sono come onde dell’oceano
che mutano naturalmente
nello spazio della realtà essenziale.
– Da: Ma gcig, Canti spirituali – Amazon
– https://it.wikipedia.org/wiki/Ma_gCig
– Fonte GianfrancoBertagni.it
Ma gCig (1055 o 1062 – 1150 o 1158) è una delle figure femminili più importanti della storia religiosa del Tibet. Vissuta nella seconda metà del secolo XI, viene considerata l’iniziatrice della tradizione detta “Recisione dei demoni”, un sistema di yoga fondato su una prassi rituale ricca di elementi di notevole pathos che ebbe grande diffusione in tutti i paesi dell’arco himalayano. I “Canti spirituali” sono, secondo la tradizione tibetana, il testamento spirituale della santa. Muovendo dal principio secondo il quale la radice di ogni demone va ricercata nella propria mente, Ma gcig conduce un’analisi serrata di tutti quei meccanismi che sono alla base dell’ignoranza degli uomini: ne scaturisce un canto alla realtà assoluta, un inno spirituale di grande forza espressiva.