Felicità e piacere si possono comperare a prezzo in ogni mercato. Ma la beatitudine non si compra né per sé né per un altro. Felicità e piacere si cercano e si trovano in molti modi. E come vengono vanno. La beatitudine, questo inesprimibile senso di gioia, non ha motivo e non si può cercare. Quando c’è, rimane o no a seconda della qualità della nostra mente; atemporale, incausata, non misurabile.
La meditazione non persegue il piacere, non va in caccia della felicità; è al contrario uno stato in cui non si concepiscono nè si formulano mete e quindi si è totalmente liberi. Questa è la mente che la beatitudine — non cercata, non invitata — può visitare. E quando è in voi, anche se vivete in mezzo al frastuono, alla brutalità, al piacere del mondo, essi non vi toccheranno perché quando è in voi ogni conflitto termina. Ma non è il cessare del conflitto a darvi la libertà totale; è la meditazione, movimento naturale della mente del tutto libera. Allora, nell’esplodere della beatitudine, gli occhi sono fatti innocenti, e l’amore è benedetto.
[ Da: Jiddu Krishnamurti – Meditazione ]
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– Krishnamurti (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Jiddu_Krishnamurti
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