Credere che la meditazione sia soltanto o soprattutto un metodo per calmare la mente, superare l’ansia, divenire più resilienti se non, finanche, realizzarsi, è quanto di più errato si possa immaginare. Jiddu Krishnamurti ci offre, a tal proposito, un piccolo cenno. Nulla di risolutivo, nessuna pietra angolare, ovviamente, solo un ulteriore mattoncino sulla via che dal transeunte ci condurrà, via via, all’incommensurabile…
«La meditazione non è un mezzo diretto a un fine: non c’è né fine né arrivo; la meditazione è un movimento nel tempo e fuori del tempo. Ogni pensiero, ogni metodo lega il pensiero al tempo, mentre la consapevolezza acritica di ogni pensiero e sentimento, la comprensione delle loro motivazioni, dei loro meccanismi, il permettergli di fiorire, è l’inizio della meditazione.
Quando pensiero e sentimento fioriscono e muoiono, la meditazione è movimento oltre il tempo. In questo movimento c’è estasi; nel vuoto completo c’è amore, e con l’amore c’è distruzione e creazione.
Meditazione è quella luce nella mente che illumina la strada dell’azione, e senza quella luce non c’è amore.»
[ Da: Meditazione – Jiddu Krishnamurti – titolo originale: Meditations ]
– Jiddu Krishnamurti (amazon)
– Krishnamurti (macrolibrarsi)
– it.wikipedia.org – Jiddu Krishnamurti
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