«La meditazione è una respirazione, la preghiera è una respirazione, l’estasi è una respirazione; ogni comunicazione con il Cielo è una respirazione. Chi approfondisce il senso di quel processo che è la respirazione, a poco a poco sente il proprio respiro fondersi nel respiro di Dio. Perché anche Dio respira: Egli espira, e un mondo appare; inspira, e un mondo scompare… In certe giornate estive, la comparsa improvvisa di leggere nuvole bianche in un cielo azzurro, seguita dalla loro altrettanto improvvisa scomparsa, ci può dare un’immagine approssimativa di tale processo.
Le inspirazioni e le espirazioni di Dio avvengono, ovviamente, nell’arco di miliardi e miliardi di anni. Il libri sacri dell’India dicono che un giorno Dio inspirerà, e il nostro universo ritornerà in seno a Lui. Poi Egli espirerà di nuovo, e una nuova creazione apparirà… Attraverso l’uomo, Dio respira più rapidamente, ma nel cosmo i Suoi respiri sono lunghissimi. Dunque, più la nostra respirazione ha tempi lunghi, più noi ci avviciniamo alla respirazione divina.»
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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