Ma la meditazione non è evasione dall’economia, dal sociale, dal mondo?
No. Non lo credo. Il neonato è attratto dal seno della madre. L’adolescente è affascinato dalla sessualità. Il denaro e il possesso materiale attirano gli adulti. E infine vengono gli onori. Ma se l’essere umano scopre che tutto questo non dona la felicità a cui aspira e si rivolge alla spiritualità, non si tratta di evasione, bensì di una prova di realismo, di evoluzione.
Solo l’essere umano può accedere al mondo dello spirito. Io non ho mai negato l’importanza del lavoro e della vita quotidiana. Ogni uomo deve guadagnarsi da vivere. «Qui e ora»: è importante. La meditazione deve essere il sostegno della vita quotidiana, e attraverso la meditazione tutta la nostra vita diviene Zen, diviene vita spirituale.
Ma cos’è la vita spirituale?
E’ conoscere se stessi. Tutti i grandi uomini l’hanno detto, tutti hanno compreso questa verità: «Io sono il Nulla assoluto». Solo comprendendo che l’«io» è interdipendenza, che è il risultato delle influenze del nostro ambiente, che in tutto questo non c’è posto per il «me», che tutta la nostra vita è priva di noumeno, solo così potremo aprirci alle dimensioni del cosmo, solo così potremo accogliere la sua energia e potremo creare. Aprite le mani, e riceverete tutto, anche i beni materiali. Non abbiate paura: tutto questo è l’illuminazione, è il Satori.
Lo zen e l’occidente – Taisen Deshimaru – parte di un’intervista al famosissimo maestro zen
– http://it.wikipedia.org/wiki/Taisen_Deshimaru
– http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/zen/zeneocc.htm