Quando vi sentite stanchi, scoraggiati, delusi, pensate a cercare aiuto presso la luce, concentratevi su di essa e immaginate di farla circolare in voi. Essa purificherà non solo il vostro organismo psichico, ma in una certa misura anche il vostro organismo fisico, e voi vi sentirete tranquillizzati, rigenerati e in grado di riprendere le vostre attività, poiché la luce vi avrà dato il gusto delle cose. Uno dei metodi più efficaci per raccogliere la luce consiste nel ringraziare il Signore e benedire il suo Nome. Più volte al giorno, fate una pausa e ripetete: «Grazie, grazie Signore, grazie per la vita, grazie per la luce. Che il tuo Nome sia benedetto per l’eternità».
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)
La luce deve essere la vostra preoccupazione contante. Ovunque vi troviate, non appena avete un momento libero, pensate alla luce. Quando sentite la vostra anima oscurarsi per un dispiacere, una difficoltà, un dubbio, andate verso la luce e parlatele. Ditele: «O luce, tu che sei la più intelligente, entra in me, vieni a illuminare il mio cuore e il mio cervello». E la luce viene e vi illumina.
Se volete aiutare qualcuno che è nella sofferenza, inviategli col pensiero dei raggi luminosi, impregnatelo di quei raggi. Se avvertite un dolore nel vostro corpo, chiamate la luce, immaginate che dalle vostre dita escano dei raggi colorati, e dirigeteli sul punto dolorante: dopo un certo tempo, constaterete un miglioramento.
(Da: Omraam Mikhaël Aïvanhov – La luce, spirito vivente)
Omraam Mikhaël Aïvanhov – Pensiero del 26 maggio 2019
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– Prosveta pubblica le opere d’Aivanhov