Quando c’è ansia, è questo l’oggetto di meditazione. Quando c’è gelosia è questa l’Istha Devata (guida interiore – ndr). Non avete bisogno d’andare in India, questo è sempre con voi. E’ gratuito, non vi porta niente: non diventate liberi, non diventate saggi, non diventate niente. C’è unicamente tranquillità. Non è la vostra, non è nella vostra tasca. Giocare è nell’istante. Domani, la paura viene di nuovo: voi dite grazie, perché non è altro da voi stessi. Questa paura è di nuovo il vostro ascolto, la vostra verità, d’istante in istante. Non si può essere liberi per sempre, perché non c’è che l’istante. Ed è un gioco senza partecipante. Non c’è che il gioco, nessuno gioca. …
Praticamente, potete offrirvi dei momenti nella giornata, come a un semaforo rosso, per qualche istante, non è un problema di tempo, non c’è tempo lì, dove smettete di credere di essere una donna, un uomo, un cane, un dromedario, di avere parenti, dei figli, un lavoro, un’intelligenza, una comprensione e vi date a quello che c’è. Può essere un ginocchio, un fracasso, un odore, quello che c’è nel momento, senza voler trarre nulla. Quello è l’essenziale, la bellezza. Questa disponibilità si espanderà nella vostra vita, fino al momento in cui voi volete quello che c’è, perché ciò che c’è, è quello che deve esserci. E’ la totalità. Allora la leggerezza è vera; … Non c’è niente da pensare lì dentro, il pensiero non può comprendere. Ascoltate, dimenticate. Rimane la leggerezza.