La forza della meditazione ci spinge verso l’alto, verso il progresso. Spunti di riflessione dagli insegnamenti di Swami Veetamohananda.
Un altro modo di (praticare distacco e padronanza di sé che possono aiutarci per superare la paura e migliorare la volontà – ndr) è:
– la meditazione.
Voi potete dire: “Abbiamo praticato molte specie di meditazione, ma non siamo progrediti”. No, c’è certamente un progresso, ma non riuscite a sentirlo. Questo perché ci sono due forze che agiscono noi:
1) la forza dell’inconscio;
2) la forza spirituale o la forza della meditazione.
La forza della meditazione ci spinge verso l’alto, verso il progresso. Ma la forza negativa dell’inconscio, cerca sempre di attirarci nel dominio del passato. Voi potete dire: “Ho praticato la meditazione, la ripetizione del Mantra, ecc. ma la collera c’è sempre”.
Ciò che succede, è che la coscienza è diventata pura, liberata dalle altre forze negative, ma questa forza di coscienza tocca l’inconscio e qui c’è lotta.
Voi volete essere puri senza essere toccati, ma ci sono delle forze dell’inconscio che vi attirano ed è la lotta. Questa lotta si esprime come collera.
Esempio: Qualche volta, volete essere tranquilli e fuori c’è rumore. Voi vi augurate di restare in questa pace, e la reazione immediata è la collera.
Ecco perché, qui ci dicono: “Non fermarti, finché la meta non sia raggiunta”.
Bisogna sforzarsi per raggiungere la meta.
Nella pratica della meditazione, ci sono diverse tecniche:
– si può rimanere testimoni di tutto ciò che passa per la mente;
– o si può trasformare se stessi positivamente.
Esempio: “io sono l’infinito stesso, ogni cellula e ogni molecola del mio corpo è’armonia dell’energia pura…”.
E’ questa armonia che libera l’intelligenza. L’intelligenza resta pura. E’ questa pura intelligenza che ci rivela la conoscenza.
La conoscenza che significa Perché e Come e non la conoscenza che si può acquisire dai libri.
E’ l’esperienza diretta, è la capacità di comprendere perché e come: è la conoscenza.
Questa armonia ci porta gioia. Questa è la Vera Via.
Il Vedanta ci dice: “Lavorare con ardore, senza essere asserviti dall’attesa dei risultati, è agire come un Maestro che è interiormente libero. Amare tutti nella pienezza del proprio cuore senza essere prigionieri del particolare, è l’Amore Puro, è vivere come un Maestro che è interiormente libero.
Questo uomo testimonia che non è attaccato al non-essere, può vivere in mezzo alle avversità, non sarà mai turbato, irradierà sempre pace e gioia. Il suo viso testimonierà che egli vive una vita centrata sull’Atman o il Sé”.
(Brano tratto da: Swami Veetamohananda – La Padronanza di sé – Traduzione a cura della Prof.ssa Franca Mussa)
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– Fonte