Conversazioni con Mooji, Berkeley California, Settembre 2008 – Parte 1 – Dici “Riflettete su questo”… In cosa consiste la differenza con la meditazione di tipo tradizionale? Perché tu mantieni la mente concentrata su questa verità… Quando dici “Mantieni la tua mente concentrata…” su questa verità, hmm. Dici continua a mantenere la tua mente concentrata su questa verità. Fino a quando il soggetto che si sta concentrando scompare… e non c’è altro da dire c’è un soggetto che si sta concentrando sulla verità. Quando colui che si sta concentrando sulla focalizzazione, su ciò che percepisce come verità, si fonde con questa, allora non esiste più né chi cerca né una verità. Questa è la dissoluzione della dualità stessa. Non c’è nemmeno bisogno di dire “questa è unità”, capisci? Afferrerai questa opportunità? Ogni qualvolta pensieri e cose appaiono, bisogna solo lasciarle… Se ci riesci… Se ci riesci… Cosa significa lasciarli? Significa non seguire il flusso dei pensieri… Resta come “uno spettatore”. Puoi chiamarlo spettatore per ora, di quei pensieri.
Resta semplicemente nello spettatore. Non seguire i pensieri. Nello stesso momento in cui tocchi i pensieri, questi iniziano a moltiplicarsi. Sei in viaggio… Capisci? Se pensieri o idee si manifestano nella mente, non li chiamo ancora pensieri … Come non lo chiamo ancora “pensare”. Lo chiamo “pensare” quando qualcosa, l’attenzione, si mette in relazione con loro e inizia a prendere accordi o danzare con loro. A questo punto un senso di concentrazione interna in qualche modo è perduto, vale a dire che un senso di consapevolezza di sé viene oscurato dall’attrazione verso o dal soffermarsi sui pensieri, capisci? E questa viene chiamata “disattenzione”. Quando l’attenzione viene mantenuta all’interno del cuore o l’attenzione viene mantenuta all’interno dello stesso “Io sono”, all’interno della stessa consapevolezza, e non divaga, si unisce alla consapevolezza… A quel punto i pensieri non avranno alcuna influenza su quanto si osserva, sul soggetto che osserva. Puoi addirittura dire… che non esistono nemmeno… fino a quando non realizzi una connessione con loro non lasciano una vera e propria impronta nella consapevolezza o nella psiche. Quindi se qualcuno ti fa una domanda in merito a un determinato pensiero, anche se potrebbe manifestarsi in modo temporaneo senza indulgere in alcun tipo di associazione con questo pensiero o identificazione con questo pensiero, non lascia alcun tipo di registrazione rispetto al fatto che si sia verificato. Perciò si dice “nulla è accaduto”. Ti è chiaro? … a meno che la mente non dica, “Qualcosa accade” … nulla accade!