«C’è in giro un certo numero di idee sbagliate riguardo alla meditazione; alcuni la considerano come una specie di trance mentale, altri la concepiscono nei termini d’un addestramento, d’una ginnastica mentale; ma la meditazione non è nessuna di queste cose, anche se implica l’avere a che fare con gli stati nevrotici della mente.
Lo stato mentale nevrotico non è difficile né impossibile da trattare: ha energia, velocità e un determinato modello. La pratica della meditazione implica il lasciare che sia così com’è, cercando di andare col modello, di andare con la sua energia e velocità. In questo modo impariamo come occuparci di questi fattori, come rapportarci ad essi, non nel senso di farli maturare nel modo che gradiremmo, ma nel senso di conoscerli per ciò che sono e funzionano secondo il loro proprio modello.»
(Chogyam Trungpa, “La bufala più grande”)
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