Silenzio condiviso con le parole presenta: L’ascolto intellettuale è una specie di sordità.
Se mi ascolti in modo intellettuale, ti perdi non qualcosa, ma tutto. L’ascolto intellettuale è una specie di sordità. Quando dico qualcosa, puoi ascoltare la parola. Hai una mente, una biblioteca nella mente, con tutti i tuoi pregiudizi, le filosofie, le ideologie.
La parola deve passare attraverso tutti quegli schemi preconcetti, e quando finalmente arriva a te, non è più la stessa. È cambiata così tante volte, passando attraverso l’intero processo di ascolto intellettuale, che quando ne esce si è trasformata in tutt’altra cosa. Eppure, razionalmente, sembra la cosa giusta; combacia con la tua mente.
Il processo di ascolto ha provveduto a fare un taglio qui e uno là, un cambiamento qui e uno là, a colorare qui e là, a renderlo ciò che tu vuoi che sia, non quello che è. E concorderai con esso: è la tua stessa idea, non ha nulla a che fare con me! Ascoltare intellettualmente equivale a non ascoltare affatto; è un modo per eludere.
Il modo giusto è che tu non metta la mente di mezzo e mi lasci entrare in profondità dentro di te senza ostacolarmi. Allora ci sarà una comprensione. Allora ci sarà una comunione, un reale ascolto, perché nel processo stesso d’ascolto, tu sei cambiato. Ora il consenso che nasce dal tuo essere non è il consenso della tua mente, è l’accettare qualcosa di nuovo, di cui la tua mente non conosce nulla. La mente è sempre vecchia, e la verità è sempre nuova; non si incontrano mai, non coesistono mai.
Sei fortunato a poter ascoltare nel modo giusto, mettendo da parte la mente, semplicemente permettendomi di penetrare sempre più in profondità dentro di te. In questo caso, benché siano state usate parole, il silenzio è stato trasmesso. Benché siano state usate parole, ciò che non può essere detto è stato detto – o quantomeno udito. E il dire non è importante, l’importante è udire.
Ascoltare nel modo giusto significa non chiedere mai come farlo. Per esempio, se sto parlando del silenzio e tu ascolti nel modo giusto, non chiederai mai come essere in silenzio, perché nell’atto stesso di ascoltare l’avrai assaporato. Nell’atto stesso di ascoltare ne avrai fatto esperienza, la finestra si è aperta.
Coloro che ascoltano intellettualmente in seguito chiederanno delle spiegazioni, è inevitabile. La loro domanda su come fare significa che hanno mancato il messaggio trasmesso a loro. Non sono solo parole quelle che dico a voi, io vi trasmetto il mio cuore stesso. Le parole sono solo veicoli. Attraverso l’intelletto i veicoli arriveranno, ma io verrò lasciato indietro. Quando ascolti senza il filtro della mente, il veicolo diventa ininfluente; il suo solo scopo è che mi aiuta ad arrivare a te. È la mia mano tesa, così che io possa toccare il tuo cuore.
… segue un filmato del maestro spirituale e di meditazione Osho …
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