Silenzio condiviso con le parole presenta “L’arte dell’ascolto – trasformazione in silenzio”.
– Sento che riesco a rilassarmi sempre più profondamente dentro di me. Eppure, alla periferia, c’è una mancanza di risolutezza, un tremore che può offuscare la beatitudine della vita. Amato maestro, il mio ego richiede nutrimento?
– Mio Dio! Prem Rajya, mi chiedo se sei mai stata ad ascoltarmi. Ogni giorno, mattina e sera, ti dico di abbandonare l’ego e tu mi stai ponendo una domanda incredibile “Amato maestro, il mio ego richiede nutrimento?”. E mi chiedi anche “Sento che riesco a rilassarmi sempre più profondamente dentro di me. Eppure, alla periferia, c’è una mancanza di risolutezza, un tremore che può offuscare la beatitudine della vita. Il mio ego richiede nutrimento?”. Quello distruggerebbe qualsiasi rilassamento tu abbia, e quello arresterebbe la tua crescita verso l’interiorità. Ti farà tremare con più forza e la nube che copre la beatitudine della tua vita diventerà più scura. Il nutrimento dell’ego va contro il tuo autentico essere, non può aiutarti in nessun modo. Può solo distruggerti, distruggerti come tu sei destinato a essere per tua natura. L’ego è una falsa maschera, nasconderà il tuo volto originale. Non chiedere di nutrirlo. Anzi, tagliagli tutti i viveri! Lascialo morire. La morte dell’ego sarà l’inizio della tua vita reale. Più l’ego si rafforza, meno esiste la possibilità di una tua qualsiasi realizzazione.
Il piccolo Ernie stava facendo una passeggiata nel parco con suo padre quando improvvisamente un’ape si posò su un masso davanti a loro. Solo per dispetto, Ernie raccolse un pezzo di legno e schiacciò l’ape, al che suo padre disse: “Quello è stato molto crudele, Ernie, e per essere stato crudele non riceverai miele per un anno.” Più tardi, Ernie pestò deliberatamente una farfalla. “E per quello, giovanotto,” disse suo padre, “non avrai burro per un anno.” Quando tornarono a casa, la madre di Ernie stava preparando la cena. Proprio mentre entravano in cucina, lei vide uno scarafaggio e subito lo schiacciò. Ernie guardò suo padre maliziosamente e disse: “Glielo dirai tu, papà, o lo faccio io?”
La tua domanda mi porta davvero a chiedermi in che modo tu sia stata ad ascoltarmi. E forse questa è la posizione di molti di voi. Ascoltate solo quello che volete ascoltare, non quello che viene detto. Continuate a interpretare secondo i vostri vecchi pregiudizi. La vostra mente interferisce in continuazione, non consente a ciò che viene detto di raggiungere il vostro cuore. Ciò che vi raggiunge è qualcos’altro, distorto, deformato, forse così distorto da essere quasi il contrario di ciò che è stato detto. Si deve imparare molto seriamente l’arte dell’ascolto. È un’arte difficile, e la difficoltà maggiore è che tutti pensano di conoscerla. Solo perché potete sentire, pensate di riuscire anche ad ascoltare. Ma queste sono due cose diverse, talmente diverse che, se non cominciate ad ascoltare, non distinguerete mai la differenza.
Nei dizionari il significato è identico, ma nella vita reale sentire è solo riferito alle orecchie. L’ascolto avviene quando, proprio dietro le orecchie non c’è una mente rumorosa, ma un’attenzione silenziosa e ricettiva. Se c’è in continuazione una mente chiacchierona dietro le orecchie sembra solo che ascoltiate. In quel caso ci saranno incomprensioni. Io stesso rimasi molto scioccato quando venni a sapere che gli psicologi hanno scoperto che la mente non permette al novantotto percento delle informazioni di raggiungervi. Ne fa passare solo il due percento, il novantotto percento viene semplicemente respinto in molti modi diversi. Gli viene dato un nuovo colore, un nuovo significato oppure lo si evita deliberatamente, lo si porta in un contesto diverso dove il significato cambia. Ma la percentuale di distorsione è il novantotto percento. Il due percento viene ammesso senza distorsione, perché si accorda alla sua vecchia struttura.
Dunque, la mente ascolta solo se stessa. Questo due percento è gradevole alla mente, quindi viene subito fatto passare senza creare ostacoli, senza creare discussioni, dubbi, incomprensioni. E il linguaggio è vulnerabile ogni parola può avere molti significati. La mente ha la capacità di scegliere qualsiasi significato voglia, qualsiasi significato le si adatti. L’arte dell’ascolto si basa sul silenzio della mente (meditazione – ndr), in modo che la mente non interferisca [ … ]
L’arte dell’ascolto è puro e semplice ascolto, reale, non distorto. E dopo aver ascoltato viene il momento in cui concordare oppure no, ma la prima cosa è ascoltare. Se ascoltate qualcosa che è vero, non si pone il problema di dissentire. Se non è vero, ovvio che dovete dissentirne. Ma il vostro accordo o disaccordo dovrebbe pervenire non da una mente prevenuta, ma da un cuore senza pregiudizi. L’ascolto viene dal cuore, udire viene dalla mente, è molto superficiale. E poiché il cuore è più profondo, ogni parola che entra dentro di voi deve prima incontrare la mente. Prima che raggiunga il cuore, la mente ne ha già fatto molte cose. [ … ]
… segue un filmato del maestro spirituale e di meditazione Osho …
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