Un po’ di rilassamento è senz’altro utile. Anche se la routine ci assorbe senza tregua, un po’ di buona volontà e troviamo il tempo per ritemprarci e distanziarci dai problemi di sempre che, per inciso, sono gli affanni o le difficoltà di tanti. Dedichiamo quindi pochi attimi ancora alla cura per antonomasia, il silenzio. Un ulteriore frangente di spensierato ristoro alla fonte subliminale della calma indotta dall’ascolto di una piacevole musica di sottofondo che scandisce l’avvicendamento d’immagini quanto mai suadenti: la natura che ammicca con una dolcezza e sensibilità oramai desuete. Le note scandiscono l’eternità per consentirci di oltrepassare il grigiore della percezione uniforme e accedere alla dimensione collettiva del senza-tempo. Proprio allorquando subentra la predisposizione tacita ad ascoltare, ecco il riposo, la quiete.