Il sentiero meno battuto? E’ – ovviamente nello specifico – la meditazione. C’è persino chi ne ha letto in proposito per anni senza nemmeno sfiorarla. Posticipando sempre nel timore più o meno conscio che l’eventuale incontro incidesse così profondamente da sconvolgere le proprie abitudini. In realtà la meditazione non comporta null’altro che un ampliamento delle prospettive esistenziali. Non v’è nulla che giunga a termine se non la paura. Non v’è nessuna novità se non il silenzio che di tanto in tanto ci lambisce o sommerge, ma a cui dovremmo tributare sempre il più vivo benvenuto. Mentre le note del tempo si susseguono incalzanti, il ritmo della quiete che proviene dall’inconoscibile ci offre il suo dono migliore, la serenità della non-mente.