(Dall’introduzione di un testo che lessi volentieri qualche anno fa: “Il Respiro della Felicità” di Sharon Salzberg). Solo ventotto giorni! Tanto basta per cambiare approccio nei confronti della vita, rimuovere gli ostacoli che ci separano dalla felicità e (ri)trovare la consapevolezza di sé. Come? Attraverso la meditazione, che ci insegna a concentrarci su ciò che accade nel presente e sulle nostre reazioni, osservandole senza giudicare.
Scopriremo allora i meccanismi invisibili che ci guidano e potremo eliminare gli atteggiamenti “non salutari”. Perché il problema non è ciò che ci accade, ma il modo in cui lo viviamo. Non è una religione che si propone qui, non si richiedono capacità o conoscenze particolari, né la rinuncia alle passioni e l’isolamento ascetico. Bastano pochi minuti al giorno, anche al lavoro o in coda alle Poste, per seguire un programma che ci porterà un passo dopo l’altro a vivere più serenamente le avversità, accogliere i cambiamenti e godere finalmente di tutto ciò che di buono ci riserva la vita.
“… E così andai in India per un programma di studi indipendente. Appena arrivata, venni a sapere di un maestro molto stimato che conduceva un ritiro meditativo per principianti e non. Fui un po’ delusa nello scoprire che la meditazione non era una pratica così esoterica come mi aspettavo… nessuna rivelazione mistica in una camera buia, nessuna aura soprannaturale. Al contrario, il maestro iniziò la pratica dicendo: «Sedetevi comodi, e ascoltate il vostro respiro». Ascoltare il respiro? protestavo dentro di me. Potevo starmene a Buffalo per ascoltare il mio respiro! Eppure imparai molto presto quanto possa cambiare la vita il solo focalizzare l’attenzione su inspirazione ed espirazione per entrare in contatto con il proprio sentire in un modo completamente nuovo, e fu una scoperta che mi ha permesso di essere più amorevole verso me stessa e più aperta nei confronti degli altri. …”.
(Dal paragrafo: La concentrazione). Respirare e ricominciare da capo. Immaginiamo di recuperare tutta l’energia che potremmo avere a disposizione ma non abbiamo perché è andata dispersa, sperperata nel continuo rimpiangere il passato, nell’ansia del futuro, nei rimproveri che muoviamo a noi stessi, nel prendersela con gli altri, controllare Facebook per l’ennesima volta, buttarci sul cibo, sullo stacanovismo, sul lo shopping compulsivo e sulle droghe del fine settimana.
La concentrazione è stabilizzare e focalizzare l’attenzione senza perderci nelle distrazioni. Quando l’attenzione diventa stabile, recuperiamo energia e riprendiamo in mano la nostra vita. [ … ] A volte le distrazioni nascono dentro di noi, dal continuo riandare ai propri errori e rimpianti [ … ] ai torti subiti nel passato. Ci fissiamo su problemi che non possiamo risolvere. O sprechiamo le energie ipotizzando eccessivamente un futuro che non si realizzerà o che ci mette in agitazione, come se le sventure immaginate dovessero realmente accadere. Oppure viviamo continuando a rimandare senza cogliere le potenzialità realizzabili nel qui e ora [ … ]
(Da: Il respiro della felicità. Cambiare vita in 28 giorni con la meditazione – Sharon Salzberg)
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