La disciplina della presenza mentale è un’ottimo strumento per diventare più consapevoli. All’inizio ci sono esercizi da fare in meditazione, seduti o sdraiati e si osserva il respiro con consapevolezza, concentrandosi a lungo solo sul respiro che di solito facciamo inconsciamente. Poi con il tempo il focus sul respiro si espanderà anche a tutti gli altri momenti della giornata e su tutte le nostre azioni. Quando ci distraiamo e la mente comincia a vagare dobbiamo esserne consapevoli, prenderne atto e riprendere la focalizzazione. Gli effetti sono eccezionali! Bastano pochi giorni per vedere dei cambiamenti in noi stessi, anche se è una pratica che ha bisogno di anni per essere affinata.
Gli effetti si espanderanno anche a chi vi circonda …
Cito un breve brano tratto dal “Sutra della presenza mentale”:
“Quando cammina, il praticante dev’essere consapevole di camminare. Quando è seduto, il praticante dev’essere consapevole di stare seduto. Quando giace, il praticante dev’essere consapevole di giacere… Qualunque posizione assuma il corpo, il praticante dev’esserne consapevole. In tal modo il praticante vive in diretta e costante presenza mentale del corpo…”
Tuttavia la presenza mentale della posizione del corpo non basta. Dobbiamo essere coscienti di ogni respiro, di ogni movimento, di ogni pensiero e sensazione, di tutto quanto ci riguarda in un modo o nell’altro.
(Da: Thich Nhat Hanh – Il miracolo della presenza mentale – Un manuale di meditazione)
– Thich Nhat Hanh – Macrolibrarsi.it
– Thich Nhat Hanh – Amazon
– Thich Nhat Hanh su wikipedia
– EsserePace.org – Thich Nhat Hanh