Quando eri giovane, amavi sognare e lasciar andare i sogni. In entrambi i casi dimoravi nell’Ora. Quando sei diventato più vecchio, hai cominciato a considerare i tuoi sogni e le tue mete troppo seriamente, e la tua gioia si è legata al futuro, e la destinazione è divenuta più importante del viaggio.
Sogna ciò che vuoi, certamente. Fatti un’immagine del futuro. Ma impara anche a lasciare andare i tuoi sogni, lasciali fluttuare nel fiume della vita, e porta la tua attenzione al momento presente. Non usare i sogni come scusa per disconnetterti dal luogo in cui sei. Dove sei ora è molto prezioso… Apri le tue braccia in gratitudine, pronto a ricevere ciò che arriva, qualsiasi cosa sia.
Impara ad amare i momenti intermedi. Impara ad amare questo delizioso senso dell’attesa, di desiderare, di anticipare. Impara a danzare e respirare lo spazio fra il volere e l’ottenere. Il sognare e la risoluzione dei sogni. Imparare ad amare non avere ciò che vuoi ora. Il grande senso di potenziale che c’è, la pienezza dello stesso, la pace. Realizza che la “mancanza” è solo spazio. E anche un sentimento “incompleto” è così completo, un visitatore benvenuto nel cuore. Respira nella pancia, nel petto, nella testa. Infondi al corpo luce, saturalo con consapevolezza, colmalo d’amore. Senti la pienezza del corpo. La non mancanza. Il non volere nulla.
Anche quando non hai ciò che vuoi, sei invitato a volere essere esattamente dove sei; innamorarti del luogo in cui sei, contattare il terreno fertile dell’attesa, o dimenticare l’attesa e semplicemente goderti il momento.
Apri le tue braccia in gratitudine, pronto a ricevere ciò che arriva, qualsiasi cosa sia.
A volte, anche il “non ottenere” può essere così bello.
Osserva, la tua vita di abbondanza.