Quand’è che la consapevolezza diventa meditazione? Quando la ricerca si ferma da sé e subentra l’accettazione. Sennonché la disattenzione può reiterare il circuito della superficialità consentendo alla dimenticanza di prevalere persino sul più elementare buon senso.
«A volte può sembrare che, se solo potessimo fare una pausa dalle continue richieste nei confronti della nostra attenzione ed energia, se solo potessimo prenderci in qualche modo un intervallo dal doverci costantemente occupare di una cosa dopo l’altra, allora, forse, potremmo ottenere un barlume di di ciò che stiamo cercando.
Così possiamo cercare di cambiare marcia: un cambiamento di scena, una vacanza, un nuovo hobby, una certa modifica nella nostra routine. Facciamo un certo cambiamento esteriore nella speranza che ci porti più vicino a una certa pace con il mondo esterno, a un equilibrio interiore o, almeno, a una posizione di vantaggio da cui le nostre vite possano avere più senso, vedendoci più chiaro in noi stessi. Ma, inevitabilmente, la vacanza finisce, la novità diventa consuetudine e il cambiamento routine. Così il girotondo ricomincia.»
(John Daishin Buksbazen)