Se la meditazione deve funzionare, noi dobbiamo essere disposti a collaborare, ad affrontare quando occorre il buio e la disperazione, ripetutamente se necessario, senza sfuggirli o neutralizzandoli nei mille modi che sappiamo inventare per evitare l’inevitabile. (…)
Quando pratichiamo la meditazione, in realtà riconosciamo che in quel momento stiamo percorrendo il cammino della vita, in questo e in ogni momento che viviamo. E’ più corretto interpretare la meditazione come “modalità” che come tecnica. E’ un Modo di Essere, un Modo di Vivere, un Modo di Ascoltare, un Modo di Percorrere il cammino della vita, in armonia con le cose così come sono. Questo vuol dire ammettere in parte che a volte, spesso in momenti assai decisivi, non si ha veramente idea di dove si stia andando o persino di quale sia il cammino …
(Da: Dovunque tu vada, ci sei già. Una guida alla meditazione – Jon Kabat-Zinn)
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