La devozione, lo studio e la meditazione possono tutti essere vuoti rituali; che questi atti votivi o qualunque altra pratica siano realmente Dharma (“Legge cosmica”, “Legge Naturale”, oppure “il modo in cui le cose sono”, ma pure “nel Buddhismo, Dharma indica gli insegnamenti del Buddha”) dipende solo dalla motivazione con cui si compiono. I nostri iniziali tentativi di pratica spirituale tendono ad essere molto influenzati da quel che gli altri pensano.
Desideriamo superare le distorsioni mentali e coltivare sane qualità come la bontà, la comprensione, la consapevolezza e la concentrazione; ma quando ci impegniamo nelle pratiche finalizzate a sviluppare queste qualità, all’inizio ci sembrano solo esercitazioni mentali. Il Dharma sembra separato, una cosa adottata da fuori. Ma se andiamo più in profondità nella pratica, questo senso di separazione comincia a svanire e la mente si trasforma nello stesso Dharma che cerchiamo di coltivare.
(Saggezza buddista – “Dipende solo dalla motivazione” – B. Alan Wallace)
Commento: “Affinché la meditazione sia davvero proficua, la motivazione – con cui ci si accosta alla propria interiorità e per cui si tenta di cogliere il silenzio del momento presente, dell’attimo senza tempo, dell’adesso – è fondamentale per una sua buona riuscita. Quindi, innanzitutto, dovremmo chiederci quali siano i nostri reali moventi e solo dopo incamminarci lungo il non-sentiero che ci condurrà … qui e ora.”
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