Devo iniziare con il tuo linguaggio e, piano piano, tu inizierai a capire la mia lingua. Io sono bilingue, e renderò anche te bilingue. Esistono due linguaggi: il linguaggio delle parole e il linguaggio del silenzio. Adesso devo usare il linguaggio delle parole per tradurre la poesia del silenzio, la musica del silenzio. Cos’è più importante, essere se stessi o conoscere se stessi? Pensi che siano cose diverse?
Come puoi conoscere te stesso se non sei te stesso? E viceversa, come puoi essere te stesso se non sai chi sei? Essere se stessi e conoscere se stessi non sono due cose separate, pertanto il problema della scelta non si pone; si tratta di due aspetti di un unico processo. Devi lavorare su entrambi simultaneamente, nessuno dei due può essere trascurato. Ma è più facile iniziare con l’essere se stessi; è più facile perché gli altri ti hanno distolto da te stesso. Le maschere che indossi non sono una tua scelta. Controvoglia, riluttante, sei stato obbligato a essere diverso da ciò che sei.
Pertanto è più facile toglierle. La schiavitù, di qualunque genere, è più facile da abbandonare, perché, in fondo, chi vuole essere uno schiavo? Non fa parte della natura di nessun essere, umano o non umano. La schiavitù va contro l’esistenza, pertanto è più facile da abbandonare. È sempre un peso, e dentro di te continui a lottare con lei, anche se in superficie la accetti. Ma, in profondità, mai nessuno potrà fartela accettare. Nel profondo del tuo essere la rifiuterai sempre; pertanto è più facile da abbandonare.
Il processo è semplice: qualunque cosa tu stia facendo, qualunque cosa tu stia pensando, qualunque cosa tu stia decidendo, chiediti solo questo: nasce da te o sta parlando qualcun altro? E rimarrai sorpreso di scoprire l’origine di quella voce; potrebbe essere tua madre, sarà come sentirla parlare di nuovo. Potrebbe essere tuo padre, non è affatto difficile scoprirlo. È rimasta là, registrata in te esattamente come l’hai sentita la prima volta: il consiglio, l’ordine, la punizione, il comandamento. Potresti trovare molte persone: il prete, gli insegnanti, gli amici, i vicini, i parenti Non occorre lottare: sapendo che non è la tua voce bensì quella di qualcun altro, chiunque sia quel qualcuno sai che non devi seguirla. Qualsiasi siano le conseguenze, buone o cattive, adesso decidi di camminare per conto tuo, decidi di essere maturo.
… segue un filmato del maestro spirituale e di meditazione Osho …
(Da: Osho . From Ignorance to Innocence #13)
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