Quando determinati gesti vengono reiterati consapevolmente, senza che quindi la mente inconscia prenda il sopravvento, cioè la ripetizione non diventi meccanica, possono facilitare la meditazione. In tal guisa, la consapevolezza diventa la pietra miliare o il confine concettuale tra il regno dello spirito (della presenza di spirito) e quello delle forme.
“Il controllo dei gesti inizia da una presa di coscienza. Ecco un esercizio molto semplice, ma molto prezioso. Aprite la mano destra, concentrate il vostro pensiero nel suo centro, poi dolcemente, lentamente, ripiegate le dita ponendo tutta la vostra attenzione in quel movimento finché avrete chiuso il pugno. Fermatevi un istante e concentrate la vostra energia nel pugno, poi lentamente, dischiudete le dita e riaprite la mano. Fate questo esercizio mettendoci tutta la vostra consapevolezza, e vedrete che a poco a poco raggiungerete un grande controllo dei vostri gesti. Basta che facciate questo esercizio una sola volta, non diverrete più forti facendolo venti volte di seguito, ma fatelo ogni giorno, e come si deve.”
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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