Dunque, come nasce l’osservatore? Quando guardate un fiore, nel momento in cui l’osservate da vicino, l’osservatore non c’è, c’è soltanto il guardare. Poi cominciate a dargli un nome e vorreste averlo nel giardino di casa vostra. A quel punto avete già cominciato a costruire un’immagine di quel fiore. Perciò l’entità che crea l’immagine è l’osservatore. Giusto? Seguite?
Osservatelo in voi stessi, vi prego. Quindi, l’immagine e il creatore dell’immagine sono l’osservatore, che è il passato. Il me, come osservatore, è il passato; il me è la conoscenza che ho accumulato: conoscenza di dolore, angoscia, sofferenza, tormento, disperazione, solitudine, gelosia, e la tremenda ansia che tutti conoscono. Il me è tutto ciò, è la conoscenza accumulata dell’osservatore, che è il passato. Giusto? Dunque, quando osservate, l’osservatore guarda il fiore con gli occhi del passato. E voi non sapete come guardare senza l’osservatore, perciò create il conflitto.
(Krishnamurti, Mind in Meditation, pp 8-9)
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– https://it.wikipedia.org/wiki/Jiddu_Krishnamurti
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