Una breve poesia di Jack Kerouac – 1922-1969, è stato uno scrittore statunitense – che formula in sintesi – forse con un linguaggio un po’ estremo – alcuni pensieri sulla meditazione. Jack Kerouac fu tra i maggiori interpreti ed esponenti della beat generation.
– luci spente –
autunno, mani strette, in istantanea
estasi come una pera di eroina o morfina.
la ghiandola nel mio cervello secernente
il buon fluido felice (Fluido Santo) allorché
mi ah-bbasso e tengo ogni parte del corpo
giù in trance da puntomorto – Sanando
ogni mio male – tutto cancellando – neppure
resta il brandello di uno «spero-che-tu» o una
Bolla di Pazzia, ma la mente
libera, serena, spensierata. “Quando arriva
un pensiero spuntando da lontano con la sua
esibita figura d’immagine, lo freghi,
lo sfreghi via, lo smonti e si fa
smunto, e il pensiero non viene – e
con gioia comprendi per la prima volta
«Pensare è proprio come non pensare –
Perciò non devo pensare
mai
più».
– http://it.wikipedia.org/wiki/Jack_Kerouac
– Fonte del brano: La Meditazione come Via, Vipassana e Zazen