Osservare la mente senza esprimere giudizi. Prendere atto degli innumerevoli scenari che si susseguono. Contemplare la nascita dei pensieri come il loro tramonto. Ascoltare il silenzio, sia quello più esteriore che la quiete che sorge dai dedali della propria interiorità. Questa poesia è, di per sé, una straordinaria tecnica di meditazione.
SIEDITI AI BORDI DELL’AURORA,
sedersi ai bordi dell’aurora
PER TE SI LEVERÀ IL SOLE.
Nella contemplazione del sole che sorge
SIEDITI AI BORDI DELLA NOTTE,
sedersi ai bordi della notte
PER TE SCINTILLERANNO LE STELLE.
Nella contemplazione del cielo stellato
SIEDITI AI BORDI DEL TORRENTE,
sedersi ai bordi del torrente
PER TE CANTERÀ L’USIGNOLO.
Nell’ascolto dell’usignolo che canta
SIEDITI AI BORDI DEL SILENZIO,
tutto questo se vissuto nella consapevolezza, è silenzio
DIO TI PARLERÀ.
È in questo silenzio che si avvera l’inatteso, e l’impossibile è reso
possibile.
(Vivekananda, passeggero dal 1863 – 1902)
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– http://it.wikipedia.org/wiki/Vivekananda