Ampio Spazio. Satsang con Mooji.
«Dopo la tua storia del rametto … con il monaco. E’ caduto un rametto nel mio cortile … e mi ha suscitato un certo umore … ma mi sento bloccato in una sorta di avanti e indietro …».
«Sì. Entrare in quell’umore e uscirne ancora una volta. Beh, ad alcune cose devi abituarti. Quel potenziale era dormiente dentro e quella storia l’ha fatto guizzare fuori. L’ha fatto venir fuori. Va bene così. Meglio fuori che dentro … E’ possibile anche permettere a qualche umore o qualche dolore passato di venir fuori senza perdere la tua pace. Spesso pensiamo che le due cose non siano compatibili, che non possano star sedute sulla stessa sedia. Ma c‘è ampio spazio nell’infinità dell’Essere per consentire ad ogni espressione di assumere il suo ruolo e poi, una volta esaurita, torna nel silenzio. Se uno stato d’animo, una sensazione è presente nel corpo, perché non accettarla subito? … Lasciala essere. Questa è la migliore attitudine. Se ne andrà da sola. Se inizi a lottare è come se perpetuassi quello stato. E’ come se qualcosa desse energia a quel gioco. Lascialo essere … E’ come l’oceano. Ogni tipo di onda può giocare. L’oceano non dice: “Mi va bene con le ondine, ma le onde di marea, fiuuu, non le sopporto!”. Tutto è oceano. … Il testimoniare non “tollera” i vari stati. Il testimoniare (la meditazione – ndr) non giudica … allora il tuo ambiente, il tuo giardino, sarà sempre verde. … Rimani in silenzio. Chi conosce quella libertà, quella gioia? Quando la mente si scioglie … nel senza-tempo …».