Padmasambhava (detto anche Padmakara e Padma Raja, tibetano: Padma rgyal-po ‘Re del loto’); Tibetano: Pema Jungnay – Padma ‘byun-gnas), in Sanscrito significa ‘Nato dal Loto’.
In Tibet è noto come il ‘Prezioso Maestro’ Guru Rinpoche ed è venerato dalla scuola Nyingmapa come secondo Buddha. Viene considerato il primo e più importante diffusore del Buddhismo in Tibet, particolarmente del Vajrayana e il fondatore del Buddhismo tibetano. Il suo culto è diffuso anche in Bhutan e in Sikkim.
La vita di Padmasambhava fu arricchita di così tante leggende che è difficile rintracciare gli elementi storici dai dati mitologici.
Nacque nella valle dello Swat nel VIII secolo. Sarebbe nato da un loto fiorito nel lago Dhanakosha (formatosi dalle lacrime del padre) come un bambino già di otto anni. Adottato e allevato dal re Indrabhuti dell’ Uḍḍiyana, lasciò il palazzo per dedicarsi al Buddhismo Vajrayana e divenne monaco.
Giunto nel regno di Saor sposò, nonostante fosse monaco, la principessa Mandarava che divenne la principale delle sue yogini (in tutto ebbe cinque mogli, di cui due nepalesi e due tibetane).
Tornato nello Swat con sua moglie rischiò il rogo da parte del re locale per essersi sposato da monaco, ma furono infine riconosciute le sue straordinarie capacità e infine fu graziato.
Verso il 786 fu invitato in Tibet dal sovrano Trhisong Detsen (Khri-sron lde btsan) (742-797) su suggerimento del monaco buddhista Shantaraksita (750 – 802) che stava tentando la conversione della popolazione tibetana incontrando grandi difficoltà, forse per l’approcio troppo filosofico ed elitario.
Giunto a una decina di chilometri da Lhasa si incontrò col sovrano Trhisong Detsen che era giunto per salutarlo. Si vuole che nell’occasione si sia verificato un terremoto. In Tibet Padmasambhava sposò la moglie di Trhisong Detsen, la tibetana Yeshe Tsogyal (Ye-shes ‘tsho-rgyal), che divenne la sua seconda più importante partner tantrica.
Si suppone che Padmasambhava sia rimasto in Tibet per 12 anni, anche se la tradizione vuole che al sua permanenza sia durata appena 18 mesi. L’impresa più importante di Padmasambhava fu la vittoria, avvenuta nel 787, sui demoni sulla collina di Hepo Ri, grazie alle arti magiche e all’uso del vajrakila (vedi sotto la voce Vajra). Questa vittoria simboleggia la sconfitta inflitta alle divinità del Tibet pre-buddhista, e probabilmente ai loro seguaci che si opponevano alla costruzione del monastero buddhista, nonostante già dal 779 il sovrano Trhisong Detsen avesse proclamato il buddhismo religione di stato.
Solo nello stesso anno della vittoria su demoni, infatti, il monaco buddhista Shantaraksita poté dare inizio ai lavori di costruzione del primo e più antico monastero buddhista in Tibet, di cui divenne il primo abate, a Samye (bSam-yas) nelle immediate vicinanze di Hepo Ri.
– Padmasambhava (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Padmasambhava