« Avete un’emicrania, un foruncolo, una crisi di fegato… Non cercate sempre di sbarazzarvene immediatamente utilizzando un farmaco. Può darsi, infatti, che la natura vi dia quel male per spingervi a compiere sul piano psichico un lavoro che finora non avete mai fatto e che non fareste senza quel male.
Allora, cominciate a pregare e concentratevi sulla luce cercando di dimenticare quel male; dopo qualche tempo, non solo è possibile che esso vi abbandoni, ma inoltre avrete fatto grandi progressi interiormente.
Capitemi bene: non sto dicendo che la preghiera e il pensiero siano un rimedio a ogni male e sostituiscano tutti i medicinali. Dico semplicemente che invece di scegliere sempre la via più facile sbarazzandovi dei minimi malesseri con mezzi esteriori – pastiglie, pillole… – cercate per prima cosa di fare appello a un elemento spirituale: lavorate con la luce, con l’amore, l’armonia e la purezza. A quel punto, non solo potrete forse liberarvi di quel piccolo inconveniente, ma inoltre sarà il vostro intero essere a beneficiarne, poiché un simile lavoro tocca non soltanto qualche cellula del vostro corpo, qualche sua parte, ma tutto il vostro organismo fisico e psichico. E se in seguito prendete dei farmaci, non dimenticate che un lavoro con il pensiero aumenterà i loro buoni effetti. »
(Omraam Mikhael Aivanhov)
– Aivanhov su Amazon.it
– Aivanhov su macrolibrarsi
– Aivanhov su Wikipedia
– Prosveta pubblica le opere d’Aivanhov