“Al di là dell’atmosfera terrestre, in quello che gli antichi chiamavano “etere”, esiste una sostanza essenziale, diffusa attraverso lo spazio; e tutto ciò che esiste sulla terra ha la proprietà di attirare e trattenere una certa quantità di questa sostanza apportatrice di vita.
Sarebbe auspicabile che anche gli scienziati si dedicassero a questo argomento, e che, attraverso ricerche di laboratorio, illuminassero il pubblico sulla natura di questa quintessenza così necessaria alla nostra salute fisica, psichica e spirituale. Gli indù chiamano questo elemento “prana”, e hanno dei metodi per captarlo, in particolare mediante la respirazione. Esistono tuttavia molti altri mezzi oltre alla respirazione. C’è la contemplazione del sole al suo sorgere e quella del cielo stellato la notte; c’è il contatto con le forze della natura nelle foreste, sulle montagne, nei fiumi, nei laghi e nei mari; e c’è anche la nutrizione, poiché tutti gli alimenti che mangiamo contengono qualcosa di questa quintessenza, distribuita ovunque nello spazio, dalle rocce fino alle stelle.”
(Omraam Mikhael Aivanhov)
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