Quando un uomo normale, un uomo cioè che possiede già il suo vero “Io”, la sua volontà e tutte le altre proprietà dell’uomo reale, pronuncia ad alta voce o dentro se stesso le parole “Io Sono”, produce sempre nel suo “plesso solare” una “risonanza”, cioè una vibrazione, un sentimento o qualcosa di simile. Questa “risonanza” può anche verificarsi in altre parti del corpo, ma a condizione che quando egli pronunci queste parole la sua attenzione sia intenzionalmente concentrata su di esse.
Un uomo comune, che non ha ancora acquisito i fattori necessari per questa risonanza naturale, ma che ne conosce l’esistenza e compie degli sforzi coscienti perché si formino in lui i veri fattori che fanno parte della presenza generale dell’uomo reale, se pronuncia spesso e correttamente queste parole, ancora vuote per lui di significato e immagina che questa “risonanza” si verifichi in lui, può alla lunga, dopo frequenti ripetizioni, conquistare “l’innesco teorico” per una possibilità di effettiva formazione in lui di questi fattori. All’inizio, colui che si esercita in questo deve, quando pronuncia le parole “Io Sono”, immaginare che questa risonanza si produca già nel suo plesso solare. A questo proposito bisogna notare che stranamente una concentrazione intenzionale di questa risonanza in una parte qualsiasi del corpo può far terminare qualsiasi disarmonia che si fosse prodotta in quella parte del corpo. Un uomo può, per esempio, sbarazzarsi del mal di testa concentrando la risonanza in quella zona della testa nella quale prova una sensazione dolorosa.
(G. I. Gurdjieff)
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