Il Boscimano nel deserto del Kalahari parla di due tipi di «fame»: c’è la Grande fame e c’è la Piccola fame.
La Piccola fame vuole cibo per la pancia; ma la Grande fame, la più grande di tutte, è la fame di significato…
C’è una cosa sola che rende gli esseri umani profondamente e intensamente tristi, ed è essere costretti ad accettare una vita senza significato…
Non c’è niente di male nel cercare la felicità…
Ma conforto maggiore per l’anima… è qualcosa di più grande della felicità o dell’infelicità, ed è il significato.
Perché il significato glorifica tutto…
Se ciò che fai ha per te significato, è irrilevante che tu sia felice o infelice.
Sei appagato – non sei solo nella tua anima –, tu appartieni.
(Sir Laurens van der Post, da Hasten Slowly, un film di Mickey Lemle)
(Tratto dal libro “Il Cambiamento” di Wayne W Dyer)
Note: I boscimani del Kalahari divennero noti al pubblico internazionale negli anni Cinquanta, grazie al famoso libro di Laurens van der Post intitolato “Il mondo perduto del Kalahari”, poi divenuto una serie della BBC. I Boscimani sono i più antichi abitanti dell’Africa australe dove vivono da almeno 20 000 anni. Il loro habitat è, per l’appunto, il vasto deserto del Kalahari. Si definiscono “coloro che seguono la luce” poiché si spostano in funzione delle piogge per nutrirsi di frutti, radici e di tutto quello che la natura mette a disposizione.
– Fonte