Il ruolo di questa lingua nella cultura indiana è simile a quello del latino e del greco antico in Europa. In sanscrito furono composti molti testi classici, come ad esempio i Veda.
Acharya: insegnante religioso.
Advaita: non-dualità; scuola della filosofia vedanta che insegna l’unità di Dio, dell’anima e dell’universo. Il suo principale esponente fu Shankaracharya (788-820).
Ahimsa: non violenza.
Albero Bo: il famoso albero sotto il quale Buddha ottenne l’illuminazione.
Ananda: beatitudine.
Annapurna: un nome della Madre Divina nell’aspetto di Colei che dispensa il cibo.
Arjuna: eroe del poema epico Mahabharata, amico e discepolo di Sri Krishna.
Arya Samaj: movimento riformatore indù fondato da Swami Dayananda (1824-1883).
Ashrama: eredità; indica i quattro stadi della vita: brahmacharya (studio e castità), grihastha (capo famiglia), vanaprastha (ritiro e contemplazione) e sannyasa (liberazione spirituale).
Atman: il Sé o l’Anima; indica sia l’Anima Suprema sia l’anima individuale.
Avatar: incarnazione di Dio.
Bhagavad Gita: una delle più importanti scritture sacre dell’India. Fa parte del Mahabharata ed è divisa in diciotto capitoli. Contiene gli insegnamenti di Sri Krishna.
Bhakta: devoto di Dio.
Bhakti: amore di Dio.
Bhakti Yoga: il sentiero della devozione e dell’amore di Dio.
Bhakti Yogi: chi segue la via della devozione.
Bhoga: piacere, godimento.
Bodhisattva: santo buddista in procinto di ottenere il Nirvana o l’illuminazione finale; questo stato si raggiunge attraverso una lunga serie di azioni disinteressate.
Brahmachari: aspirante alla vita spirituale, novizio; lo studente casto nel primo stadio della vita. Vedi ashrama.
Brahmacharini: donna che segue la via spirituale e osserva il voto di castità.
Brahmacharya: il primo dei quattro stadi della vita; la vita di studente celibe. Vedi Ashrama.
Brahman: l’Assoluto; la Realtà Suprema, secondo la filosofia Vedanta.
Brahmana: sezione dei Veda che spiega l’uso degli inni nei sacrifici, illustrandone l’origine e spiegandoli dettagliatamente. È una parte distinta da quella dei Mantra, altra sezione dei Veda.
Brahmino: membro della casta sacerdotale.
Brahmo: membro del Bramo Samaj.
Brahmo Samaj: movimento religioso liberale indù fondato da Raja Rammohan Roy (1772-1833).
Buddhi: facoltà intellettiva della mente; intelletto, intelligenza.
Chaitanya: un grande santo e profeta nato nel 1485 nel Bengala. Predicò il sentiero dell’amore divino per realizzare Dio.
Chandala: intoccabile.
Dakshineswar: villaggio nei pressi di Calcutta in cui visse Sri Ramakrishna.
Darshana: i sei sistemi della filosofia indiana: il Samkhya di Kapila, lo Yoga di Patanjali, il Vaiseshika di Kanada, il Nyaya di Gautama, il Purva Mimamsa di ]aimini e il Vedanta o Uttara Mimamsa di Vyasa.
Dhammapada: scrittura sacra dei buddisti.
Dharma: giustizia, dovere, legge sacra; l’intima essenza delle cose, che ne governa lo sviluppo.
Diwan: il primo ministro di uno stato indiano governato da un principe locale.
Duratman: anima malvagia.
Durga: un nome della Madre Divina.
Gita: lo stesso di Bhagavad Gita
Gopi: le pastorelle di Vrindavan, compagne di gioco di Krishna.
Guna: termine della filosofia Samkhya secondo la quale la Natura (Prakriti) è costituita di tre guna – tradotte ‘qualità’ – chiamate sattva, rajas e tamas. Tamas rappresenta l’inerzia, rajas l’attività e l’agitazione e sattva l’equilibrio o la saggezza.
Guru: precettore spirituale, maestro.
Haldarpukur: lago di Kamarpukur, luogo di nascita di Sri Ramakrishna.
Hari: un nome di Dio.
]aina: seguaci del ]ainismo, una religione dell’India.
]apa: ripetizione del nome del Signore o di una formula sacra data dal maestro spirituale.
]iva: (lett. essere vivente). L’anima individuale, che nell’essenza è una sola cosa con l’Anima Universale.
]ivanmukta: colui che ha ottenuto la liberazione mentre ancora vive nel corpo.
]ivanmukti: liberazione mentre ancora si vive nel corpo.
]nana: conoscenza della Realtà ottenuta con il distacco e la discriminazione; il processo discriminativo attraverso cui si ottiene la Verità Ultima; saggezza.
Jnana Yoga: disciplina spirituale basata essenzialmente sulla discriminazione tra il reale e l’irreale e la rinuncia all’irreale.
Jnana Yogi: chi segue la via del Jnana Yoga.
Jnani: chi segue la via della discriminazione per realizzare la Verità Ultima; in genere indica un non dualista.
Kali: (lett. la Nera) un nome della Madre Divina; l’Energia Creativa.
Kalidasa: il grande poeta sanscrito autore di Sakuntala.
Kali-yuga: il quarto ciclo o periodo del mondo. Secondo la mitologia indù la durata del mondo è divisa in quattro Yuga chiamati Satya, Treta, Dwapara e Kalz: Nel primo, chiamato Età dell’Oro, prevalgono le buone virtù tra gli uomini, ma ad ogni ruga successivo tali virtù diminuiscono e il male aumenta. Nel Kali-yuga vi è poca virtù e una grande amplificazione del male. Si dice che il mondo sia ora nel Kali-yuga.
Kamalakanta: poeta mistico del Bengala.
Karma: azione; dovere. Nei Veda questo termine viene usato principalmente per indicare l’adorazione rituale e le azioni altruistiche.
Karma Yoga: disciplina spirituale esposta nella Bhagavad Gita e basata sull’adempimento del proprio dovere senza motivazioni egoistiche.
Karma Yogi: chi segue il Karma Yoga.
Keshab Chandra Sen: vedi Sen, Keshab Chandra.
Krishna: incarnazione di Dio descritta nel Mahabharata e nel Bhagavatam.
Kshatriya: membro della seconda casta nella società indù; la casta dei guerrieri.
Kundalini: (lett. serpente arrotolato). Il termine si riferisce al potere spirituale che giace addormentato in tutti gli esseri viventi. Quando viene risvegliato con la pratica di discipline spirituali, ascende per la spina dorsale, attraversando i vari centri e infine raggiunge il cervello, dove lo yogi sperimenta il samadhi o il totale assorbimento nel Divino.
Kurukshetra: località vicina alla moderna Delhi, in cui fu combattuta la grande battaglia descritta nel Mahabharata.
Lakshmi: la consorte di Vishnu; la dea della fortuna.
Lingam: simbolo fallico associato a Shiva.
Madhva: lo stesso di Madhvacharya.
Madhvacharya: il principale esponente del Vedanta dualistico (1199-1276).
Mahabharata: poema epico indù attribuito a Vyasa.
Mahasamadhi: detto il più alto stato di coscienza di Dio; in genere coincide con la morte di un essere illuminato.
Mahatma: grande anima.
Malabar: la parte sud occidentale dell ‘India, il Kerala.
Mantra: parola sacra con la quale un insegnante spirituale inizia il discepolo. Parola sacra in generale. Inno vedico. Una delle due sezioni principali dei Veda.
Mantra e Brahmana: la sezione dei Mantra contiene gli inni usati nelle cerimonie religiose.
Math: monastero.
Maya: termine della filosofia Vedanta che indica l’ignoranza che oscura la visione della Realtà; illusione cosmica in virtù della quale l’Uno appare molti, l’Assoluto appare relativo.
Meru: montagna mitica ricca d’oro e di pietre preziose. Dimora di Brahma, il Creatore, e luogo d’incontro di dei, semidei, rishi e altri esseri sovrannaturali. Il monte Meru è considerato l’asse intorno al quale ruota la Terra.
Mirabai: santa famosa dell’India.
Mlechchha: un non Indù, un barbaro. Termine dispregiativo usato dagli Indù ortodossi nei confronti degli stranieri che non vivono secondo le leggi della loro religione. La parola corrisponde al termine ‘pagano’ usato dai Cristiani e al termine ‘infedele’ dei Musulmani.
Mukti: liberazione dalla schiavitù del mondo; il fine della pratica spirituale.
Narayana: nome di Vishnu o del Divino.
Nimbarka: grande filosofo indiano.
Nirvana: assorbimento finale in Brahman o nella Realtà Onnipervadente, mediante la distruzione dell’ego individuale.
Nirvikalpa samadhi: lo stadio più alto di samadhi, nel quale l’aspirante realizza la sua totale unità con Brahman.
Ojas: energia vitale o sessuale sublimata.
Om: la sillaba più sacra dei Veda; scritta anche Aum. Simboleggia sia Dio Persona sia l’Assoluto.
Panchavati: un gruppo di cinque alberi sacri piantati da Sri Ramakrishna nel giardino del tempio di Dakshineswar e sotto il quale praticò intense discipline spirituali.
Pandit: studioso dei Veda.
Panini: famoso grammatico sanscrito; indica anche la grammatica scritta da Panini.
Paramhansa: chi appartiene all’ordine più elevato dei sannyasi.
Patanjali: autore degli Yoga Sutra, il testo principale dello Yoga, uno dei sei sistemi della filosofia indiana.
Prakriti: natura primordiale; il substrato materiale della creazione che consiste di sattva, rajas e tamas. Vedi guna.
Prana: il respiro vitale che sostiene la vita nel corpo fisico; l’energia o forza vitale, della quale le altre forze fisiche sono manifestazioni. Nei testi Yoga è scritto che il prana ha cinque modificazioni, a seconda delle sue varie funzioni nel corpo: 1) prana (che controlla il respiro), 2) apana (che spinge in basso il cibo e i liquidi non assimilati), 3) vyana (che pervade l’intero corpo), 4) udana (attraverso il quale i contenuti dello stomaco vengono espulsi dalla bocca e attraverso cui l’anima esce al momento della morte) e 5) samana (che trasporta il nutrimento nel corpo). Frana è anche un nome del Saguna Brahman o il Brahman con attributi.
Puja: adorazione ritualistica.
Purana: libri della mitologia indù.
Purusha: (lett. persona). Termine della filosofia Samkhya che indica il principio cosciente dell’individuo. Nel Vedanta il termine Purusha indica il Sé, l’Atman.
Rajas: il principio dell’agitazione e dell’attività nella natura. Vedi guna.
Raja Voga: sistema Yoga attribuito a Patanjali e che si occupa della concentrazione e dei suoi metodi, del controllo della mente, del samadhi e di argomenti simili.
Rama: l’eroe del Ramayana, considerato un’incarnazione divina.
Ramanuja: lo stesso di Rama nujacharya.
Ramanujacharya: (1017-1137), grande santo dell’India del Sud, il principale interprete della scuola vedantica del non dualismo qualificato.
Ramayana: famoso poema epico indiano.
Rishi: veggente della Verità al quale viene rivelata la saggezza dei Veda; nome generico per indicare santi o asceti.
Samadhi: estasi, trance, comunione con Dio.
Samkhya: uno dei sei sistemi della filosofia indiana fondato da Kapila; insegna che l’universo si evolve dall’unione di Prakriti (Natura) e Purusha (Spirito).
Sannyasa: la vita monastica; l’ultimo dei quattro stadi della vita. Vedi Ashrama.
Sannyasi: monaco indù che ha rinunciato al mondo per realizzare Dio.
Santa Madre: la casta sposa di Sri Ramakrishna.
Sarasvati: la dea della sapienza e delle arti.
Satchidananda: (lett. Esistenza, Coscienza e Beatitudine Assoluta). Nome di Brahman o della Realtà Ultima.
Sattva: il principio dell’equilibrio, della giustizia e della luce nella Natura. Vedi guna.
Sen, Keshab Chandra: un leader del Brahmo Samaj (1838 -1884).
Shakti: potere; generalmente il Potere Creativo di Brahman; un nome della Madre Divina.
Shankara: l0 stesso di Shankaracharya.
Shankaracharya: uno dei più grandi santi e filosofi dell’India, il principale esponente dell’Advaita Vedanta (788-820).
Shanti: pace.
Shiva: il dio della distruzione. La terza persona della Trinità indù; le altre due sono Brahma e Vishnu.
Sishya: discepolo.
Sita: la moglie di Rama.
Sonthal: tribù primitiva dell’India Centrale.
Sri: termine spesso usato come prefisso onorifico davanti ai nomi di divinità, di santi e persone eminenti o di libri sacri.
Sudra: membro della quarta casta indù, la classe dei lavoratori.
Sutra: aforisma.
Swami: (lett. maestro). Titolo dei monaci che appartengono alle scuole vedantiche.
Swamiji: termine di rispetto con il quale ci si rivolge ad uno Swami.
Tamas: il principio dell’ottusità o dell ‘inerzia nella natura. Vedi guna.
Tantra: sistema filosofico-religioso nel quale la Madre Divina, o il Potere Creativo Femminile (Shakti), costituisce la Realtà Ultima; il termine indica anche le sacre scritture che espongono questa filosofia.
Tapasya: austerità.
Upanishad: le sacre scritture indù che racchiudono la filosofia dei Veda. Sono centootto, undici delle quali sono considerate maggiori.
Vaishya: chi appartiene alla terza casta della società indù, i cui membri si dedicano all’agricoltura, al commercio e all’allevamento del bestiame.
Veda: le principali scritture sacre (rivelate) dell’lnduismo, formate da: Rig- Veda, Sama- Veda, Yajur-Veda e Atharva-Veda.
Vedanta: (lett. l’essenza o la parte conclusiva dei Veda). Sistema filosofico basato principalmente sugli insegnamenti delle Upanishad, della Bhagavad Gita e dei Vedanta Sutra.
Vedanta Sutra: trattato autorevole sul Vedanta, attribuito a Vyasa.
Vidya: la conoscenza che porta alla liberazione, alla realizzazione della Realtà Finale.
Virat: coscienza limitata o condizionata dalle upadhi (limitazioni aggiunte) dell’aggregato dei corpi grossolani; un altro nome dell’Anima Cosmica.
Vishnu: (lett. lo Spirito che tutto pervade). L’aspetto di Dio che preserva. La seconda persona della Trinità indù; le altre due sono Brahma e Shiva. È anche un nome del Signore Supremo.
Vishwanath: un nome di Shiva.
Viveka: discriminazione tra il reale e l’irreale.
Vrindavan: città sulle rive del fiume Yamuna e associata con l’infanzia di Sri Krishna.
Yamuna: fiume sacro dell’India.