“Quando sei con gli altri in quanto coscienza, la tua energia li aiuta spontaneamente ad agire in quanto tale. Questo è molto diverso dalla solita comunicazione; è una comunione. Lascia che tutto si dispieghi dal supremo. Resta nel luogo del Sé e basta. Tutto è spontaneo”. (Mooji)
Il satsang si è svolto durante il ritiro di silenzio in Portogallo, il 24 maggio 2015 – Prima sessione.
[Mooji] Man mano che sei stabile nella consapevolezza, in quanto consapevolezza stessa, comincerai a comprendere, che puoi percepire le persone in modo più energetico, ovvero le interazioni sono più dinamiche, piuttosto che mentali, intellettuali o verbali. Percepisci maggiormente la vita, intuisci maggiormente le cose, non ti interessano i dettagli o la persona, allora non avrai la sensazione di invaderli, perché non sei interessato alla persona. Io non lo sono, quindi non credo che tu ne sia coinvolto, ma potrebbe sentirsi profondamente provocata dalla presenza, perché di fatto, la presenza è oltre la persona; non la considera importante. La presenza è una mazzata per la persona, in un certo senso, se mi segui. Se prendo la persona e lavoriamo insieme, accadono tutti i tipi di trucchi, però, il Sé non riconosce la persona allo stesso modo. Ti parla sempre in quanto coscienza, questo è ciò che chiamo: saltare sulla luna. Si riferisce a te in quanto coscienza, ma la mente ti fa parlare in quanto persona, come se avessi un problema personale e non è positivo. Se riesci a iniziare ad ascoltare dallo spazio della coscienza, e se lo sei, quando parli con gli altri, automaticamente la tua energia li aiuta ad agire in quanto coscienza e non in quanto persona. È molto diverso dalla normale comunicazione. È una sorta di comunione, quando non parli soltanto da persona a persona. Qualcuno capisce di cosa sto parlando? Grazie.
Non è soltanto la persona che parla con un’altra persona, ma parli da un livello più elevato, dallo spazio della coscienza o della presenza. Poiché parli dal livello della presenza, in automatico richiama l’attenzione della coscienza nell’altro corpo ad agire in quanto presenza. Ogni giorno esci da casa, se esci nello stato della persona, allora, in un certo senso, dichiari a tutto il mondo: “Sono una persona e mi relaziono a voi in quanto tale. Stabiliamo il giusto tono”. Questo è l’equalizzatore grafico delle interazioni che hai quel giorno. Se però, sei la coscienza, tutto cambia; il gioco cambia e pure ciò di cui fai esperienza. [ … ] [ segue filmato ]
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