Il sapere uccide la gioia. Le persone colte non sono gioiose, le persone colte diventano serie. Sono gravate da un peso, il loro cuore non danza più, solo la loro mente continua a crescere a dismisura. E’ una crescita simile a un cancro; i corpi scompaiono e le membra si rattrappiscono: in loro esiste solo la mente. Diventano persone dalla testa pesante. Quando il sapere scompare, ti senti assolutamente in pace con la vita e con l’esistenza.
Il sapere divide. Lasciamelo ripetere: il sapere ti separa dall’esistenza. Poiché il soggetto che conosce non può essere l’oggetto conosciuto, colui che conosce e’ separato dall’oggetto conosciuto. Questa separazione e’ la causa di una continua angoscia, di un’ansia perenne, di una sensazione costante che ti manchi qualcosa. Solo colui che non sa può sentirsi tutt’uno con la vita. Dunque, l’assenza di sapere unisce, il sapere divide. In uno stato di assenza di sapere, cominci a sentirti unito agli alberi, alle montagne e alle stelle. Non sai dove finisci tu e dove cominciano loro; non sai niente. Sei di nuovo il bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia. Sei di nuovo il bambino che coglie i fiori, fiori selvatici. Sei di nuovo un bambino con gli occhi colmi di meraviglia. Attraverso quella meraviglia, cominci a sentire che cos’è l’esistenza: non un sapere, ma un sentire. Cominci ad amare tutto cio’ che esiste: non ad avere nozioni, ma ad amare. E attraverso il sentire e l’amare, cominci a vivere per la prima volta. Chi si cura più, chi si preoccupa piu’ del sapere?
(Da: La canzone della vita – Osho)
– Osho su Amazon
– Osho – Macrolibrarsi
– Osho.com
– it.wikipedia.org/wiki/Osho
– Oshoba.it
– Aforismi di Osho su meditare.it
Mai letto Chesterton? Dovrebbe, e ci mediti sopra, che Osho era troppo serio!
Intendi questo: – https://it.wikipedia.org/wiki/Gilbert_Keith_Chesterton – ?
Puoi dirmi qualcosa in più? Grazie. 🙂