Non c’è nulla di più spirituale che bersi una tazza di the.
Possiamo parlare dell’assoluta presenza del testimone, della soggettiva oggettività della soggettiva presenza cosciente, l’estasi degli stati trascendentali, il percorso senza percorso delle future gloriose illuminazioni, il regno spirituale di tutte le promesse e di tutte le perfezioni…
Ma presto, ci stancheremo delle parole, per quanto belle, e desidereremo la semplicità, la verità, una verità che non potrà essere rotta. Desidereremo il momento, per quanto paradossale possa suonare. Desidereremo il terreno, la casa. La connessione. Per uscire dalle nostre teste e arrivare ai nostri Cuori.
E così ci sediamo con un amico al bar in un mattino d’estate, con i bambini intorno che urlano in tutte le direzioni, il riflesso del sole sul cucchiaino da the, e Questo, Questo è vita. Non vita come pensiero astratto, non vita come raccontata da guru ben intenzionati e filosofi, ma vita vissuta di prima mano, la vita come nulla di più che l’immediatezza della presenza e della meraviglia, vita come bustina di the, come un cane che dorme, come un bicchiere che cade al suolo e si rompe, come bambini che giocano, senza la serietà che approccia questi tempi.
Un tempo avevo un concetto di “spirituale”. Un tempo desideravo stati di illuminazione. Un tempo avevo un’idea che io, o altri, fossimo una autorità. Un tempo mi sentivo superiore di un cane che dorme o di un bicchiere che si rompe.
Ora sono una bustina del the.
– Jeff Foster –
– https://en.wikipedia.org/wiki/Jeff_Foster_(spiritual_teacher)
– facebook.com/Jeff-Foster-in-italiano
– Jeff Foster – Amazon
– Fonte