Silenzio condiviso con le parole.
– Ho la sensazione che i miei problemi aumentino sempre più da quando sono diventato un tuo sannyasin. È il tuo lavoro?
– È il mio lavoro. Il mio lavoro consiste nel renderti sempre più consapevole e quando diventi più consapevole diventi consapevole di più problemi. Quei problemi esistevano già. Io non creo i tuoi problemi; semplicemente, tu eri inconsapevole, non ne prendevi atto. Quei problemi esistevano. È come una casa in cui regna l’oscurità, e molti ragni tessono le loro tele, gli scorpioni ci vivono e i serpenti se la godono… e improvvisamente tu la illumini.
La luce non crea ragni o scorpioni o serpenti, ma te ne rende consapevole. Ed è bene essere consapevoli, perché così la casa può venir pulita e tu potrai evitare i serpenti. Tu hai molti problemi che non vedi – che, in effetti, non vuoi vedere. Continui a rimandare. Hai il terrore di vedere quei problemi, perché poi dovrai risolverli! Ma rimandando non vengono risolti non è così facile. I problemi non sono lettere scritte a George Bernard Shaw. George Bernard Shaw era solito accumulare le lettere, non le apriva. Le apriva il primo giorno di ogni mese, per cui per trenta giorni accumulava migliaia di lettere da tutto il mondo. La sua data era fissa il primo di ogni mese le apriva. E man mano le gettava, perché la maggior parte aveva già avuto risposta. Era raro che qualche lettera avesse ancora bisogno di una risposta. Qualcuno gli disse: “Questo è un modo strano…” Rispose: “Non è strano, è il modo più semplice.” Quando qualcuno non riceve una risposta per due, tre settimane, capisce la risposta: “Quest’uomo non mi risponderà!” Perde la speranza. “E la maggior parte di quelle lettere sono comunque inutili. Non ho intenzione di sprecare tutto il mio mese. Concedo loro un solo giorno – e qualsiasi vera lettera che richieda la mia attenzione, ottiene risposta. In questo modo, risparmio il mio tempo, risparmio il tempo altrui; altrimenti dovrebbero leggere… e questo è un mondo davvero complesso, per cui non soltanto leggerebbero, risponderebbero anche… di nuovo ci sarebbe da leggere. È meglio finirla fin dall’inizio. È una reazione a catena, può continuare all’infinito. E più le dai spazio per poi smettere, più ferisce. La prima lettera ed è finita – non fa male. Quella persona capisce che quest’uomo non è il tipo che risponde alle lettere.” Ma i problemi non sono lettere, e la vita non è George Bernard Shaw. Tu non puoi rimandare. Però la gente rimanda; continua a spingere i problemi di qua e di là, nascondendoli ovunque, pensando che qualche miracolo… e le cose si sistemeranno e i problemi verranno risolti. Questo non accadrà; al contrario, quei problemi creeranno i loro figli inizieranno a trovare fidanzati, fidanzate – due problemi si incontrano e ne nasce un terzo… e tu sarai in maggiori difficoltà. È meglio continuare ad affrontare ogni problema a mano a mano che si presenta. Non è il sannyas che ha creato i tuoi problemi. Il Sannyas ti ha semplicemente dato un po’ più di consapevolezza. I tuoi problemi esistono da sempre; il Sannyas ti ha dato l’opportunità di risolverli. E si dovrebbe godere a risolvere i propri problemi, acuisce la tua intelligenza. Ogni problema è una sfida. Ogni problema ti rende più intelligente. E il giorno in cui non avrai problemi, la tua mente raggiungerà la sua massima chiarezza – perché senza polvere, senza problemi, la tua mente diventa uno specchio, così puro da riflettere la realtà. Certo, è il mio lavoro. Ma non pensare che crei io i tuoi problemi. Io ti sto solo dando comprensione, consapevolezza, silenzio, in modo che tu possa vedere i tuoi problemi e risolverli.
… segue un filmato del maestro spirituale e di meditazione Osho …
– Osho –
– Osho su Amazon
– Osho – Macrolibrarsi
– Osho.com
– it.wikipedia.org/wiki/Osho
– Oshoba.it
– Aforismi di Osho