L’ego accade grazie a una scissione nella psiche umana nella quale l’identità si separa in due parti che potremmo chiamare “io” e “me” o “me” e “me stesso”.
Ogni ego è quindi schizofrenico, per usare questo termine nel suo significato popolare di personalità divisa. Vivete con un’immagine mentale di voi stessi, con un sé concettuale con il quale avete una relazione.
La vita in se stessa diventa concettuale e separata da chi siete voi quando pensate o parlate della “mia vita”. Nel momento in cui dite o pensate “la mia vita” e credete in quello che state dicendo (invece di usare solo una convenzione linguistica), siete entrati nel mondo dell’illusione.
Se vi è una cosa simile come “la mia vita”, ne viene di conseguenza che io e la vita siamo due cose separate e così posso anche perdere la vita, il mio immaginario possesso custodito gelosamente. La morte diventa un’apparente realtà e una minaccia.
Parole e concetti separano la vita in frammenti che non hanno alcuna realtà. Possiamo perfino dire che la nozione “la mia vita” è l’illusione primaria di separazione, l’origine dell’ego.
Se io e la vita siamo due, se io sono separato dalla vita, allora io sono separato da tutte le cose, da tutti gli esseri, da tutte le persone. Ma come posso essere separato dalla vita? Quale “io” può essere disgiunto dalla vita, disgiunto dall’Essere? È assolutamente impossibile.
Così, non esiste una cosa come “la mia vita”, e non ho una vita. Io sono la vita. Io e la vita siamo un’unica cosa. Non può essere altrimenti.
Così, come posso perdere la mia vita?
In primo luogo come posso perdere qualcosa che non ho?
Come posso perdere qualcosa che IO SONO?
È impossibile.
(Da: Un nuovo mondo – Eckhart Tolle)
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– Eckhart Tolle su Macrolibrarsi.it
– http://it.wikipedia.org/wiki/Eckhart_Tolle
– Fonte