Un’azione che è un susseguirsi di cause e di effetti, che cosa ha a che fare con la libertà? Ho fatto qualcosa in passato, ho avuto delle esperienze: queste, evidentemente, condizionano le mie reazioni odierne e le mie reazioni di oggi condizionano il mio domani. Questo è il processo del karma, la catena delle cause e degli effetti. E sebbene questo processo possa avere a che fare temporaneamente col piacere, alla fine porta inevitabilmente con sé il dolore.
Il punto cruciale della questione è: il pensiero può essere libero? Un pensiero, un’azione che siano liberi non producono sofferenza, non generano altro condizionamento. Questo è il punto fondamentale dell’intera questione.
Allora, esiste un’azione che non sia collegata al passato? Può esistere un’azione che non si basi su un’idea? Un’idea rappresenta la continuità; è la continuazione di ieri, che si modifica assumendo la forma di oggi e condiziona inevitabilmente il domani. Questo significa che un’azione basata su un’idea non sarà mai libera; un’azione basata su un’idea non farà altro che estendere il conflitto. È un fatto inevitabile.
Ma esiste un’azione che non abbia nulla a che fare col passato? Esiste un’azione che non sia oppressa dal peso dell’esperienza e della conoscenza di ieri? L’azione legata al passato non sarà mai libera, mentre e soltanto nella libertà che potete scoprire la verità. Il fatto è che se la mente non è libera, non può agire; può solo reagire. Le nostre azioni, in realtà, non sono altro che reazioni. Le nostre azioni non sono affatto azioni, sono semplicemente un insieme di reazioni che provengono dal ricordo e dall’esperienza di ieri. Allora la domanda che ci si deve porre è: la mente può essere libera dal suo condizionamento?
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