“Lei deve ascoltare il suo corpo, i suoi sensi, la sua mente, ed è un ascolto che richiede il lasciare la presa di tutto ciò che si crede di sapere, di tutti i condizionamenti e gli schemi. Ascoltare è sul fondo di tutto ciò che appare. È silenzio.
L’idea che ci sia attualmente qualcosa da raggiungere è profondamente radicata, perciò continuiamo a vivere nel processo del divenire, proiettando energia per prendere e per conservare qualcosa. Ma un ascolto senza motivazione ribadisce la convinzione che qui non c’è realmente nulla da guadagnare o da perdere; allora il condizionamento cade dalla mente, l’agitazione si placa e si fa la tranquillità. Diventate allora come il pescatore che non controlla né il pesce né l’acqua. Egli si limita ad essere attento. E giunge a sentire che ogni cosa è contenuta in questa attenzione, in questo sguardo silenzioso, che non vi è nulla oltre a ciò. È allora che vi trovate sulla soglia del vostro vero essere. Ma non c’è sforzo di volontà che vi ci possa condurre. Si è scelti dall’Essere stesso.”
Jean Klein