In Cina c’era una vecchia che da oltre venti anni manteneva un monaco. Gli aveva costruito una piccola capanna e gli dava da mangiare mentre lui meditava. Un bel giorno si domandò quali progressi egli avesse fatti in tutto quel tempo.
Per scoprirlo, si fece aiutare da una ragazza piena di desiderio. «Va’ da lui e abbraccialo,» le disse «e poi domandagli di punto in bianco: “E adesso?”».
La ragazza andò dal monaco e senza tante storie cominciò ad accarezzarlo, domandandogli che cosa si proponesse di fare con lei.
«Un vecchio albero cresce su una roccia fredda nel cuore dell’inverno» rispose il monaco non senza un certo lirismo. «Non c’è più calore in nessun luogo».
La ragazza andò a riferire alla vecchia quel che lui le aveva detto.
«E pensare che ho mantenuto quell’individuo per vent’anni» proruppe la vecchia indignata. «Non ha dimostrato la minima considerazione per i tuoi bisogni, non si è nemmeno provato a capire la tua situazione. Non era necessario che rispondesse alla passione, ma avrebbe dovuto almeno dimostrare una certa pietà».
Andò senza indugio alla capanna del monaco vi appiccò il fuoco e la distrusse.
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– http://it.wikipedia.org/wiki/101_storie_zen
– 101 Storie Zen – Nyogen Senzaki A cura di Nyogen Senzaki, Paul Reps
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Commento
La saggezza e la profondità di questo breve racconto sta nel fatto che in alternativa alla sua conclusione più logica ti rende partecipe di un punto di vista alternativo. Ben lungi dal rimanere un freddo e passivo testimone, rivivi in cuor tuo la situazione descritta. Quindi ne trai le debite deduzioni. Sennonché subentra d’improvviso la saggezza dell’autore che stravolge le tacite opinioni che ti eri appena creato. Proprio mentre i tuoi convincimenti avevano già preso il sopravvento, ecco lo spunto inatteso … che ti lascia per qualche istante pressoché inebetito, in silenzio, senza pensieri …