Il “Sutra del Diamante” è un celebre breve sutra Mahayana che il Buddha conclude con un brano rimasto famoso. Dopo aver sostenuto che guadagnerebbe un maggior cumulo di meriti un “figlio o una figlia di buona famiglia” che recitasse una sola strofa di quattro versi di questo sutra rispetto a un Bodhisattva che, riempiti incalcolabili e immisurabili universi di sette tesori e li offrisse al Tathagata, ecco che viene espressa appunto una strofa di quattro versi:
Come le stelle, un difetto della vista, come lampada,
Un finto spettacolo, gocce di rugiada, o una bolla,
Un sogno un lampo balenante, o una nuvola,
Così si dovrà vedere ciò che è condizionato.
(Conze, I libri buddhisti della sapienza)
Un’altra versione
Così penseremo di questo mondo fluttuante:
una stella all’alba;
una bolla in un flusso;
la luce d’un lampo in una nube d’estate;
una lampada tremula, un fantasma ed un sogno.
Un’altra versione
Come stelle, come un lumino tremolante, come un abbaglio, come gocce di rugiada, come una bolla, come un sogno, un lampo improvviso o una nuvola: così andrebbero viste le cose composte di elementi.
(Sutra di Diamante – perle.risveglio.net)
– Buddhismo & Meditazione (amazon)
– Buddha e Buddismo (macrolibrarsi)
– http://it.wikipedia.org/wiki/Sutra_del_Diamante