Non si riviva il passato e non si costruiscano speranze sul futuro; perché il passato è andato e il futuro non è ancora arrivato. Invece, con comprensione, si osservi ciascuno stato che sorge nel presente; lo si conosca e se ne sia certi, invincibilmente, incrollabilmente.
Lo sforzo va fatto oggi; domani – chi lo sa? – può venire la morte. Nessun patto con la morte può tener lontana lei e le sue orde. Ma colui che così dimora, ardentemente, incessantemente consapevole, giorno e notte – disse il pacifico Saggio – ha un attaccamento fortunato.
(Majjhima Nikaya CXXXIV, Lomasakangiyabhaddekaratta Sutta)
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