Un incendio (le sofferenze di nascita e morte) scoppia nella casa (questo mondo di sopportazione) durante l’assenza del padrone (il Buddha che non è ancora apparso sulla terra), ma i suoi numerosi figli (i comuni mortali) non se ne accorgono e continuano incoscienti nei loro giochi (le illusioni e i desideri). Quando il padre torna (il Buddha appare nel mondo), invano ordina loro di uscire dalla casa e di portarsi in salvo.
Allora allo scopo di salvarli dal fuoco, escogita il seguente espediente. Grida che fuori ci sono tre magnifici carri (i tre veicoli) guidati il primo da una capra, il secondo da un cervo, il terzo da un bue. Solo allora i figli escono per ricevere il regalo desiderato e si salvano. Ma non trovano i tre carri promessi, bensì un carro ingioiellato trainato da un grande bue bianco (la Buddhità). Se il padre avesse promesso subito il vero dono, probabilmente non sarebbe stato creduto. Ma un Buddha fa il suo avvento sulla terra per salvare tutti gli uomini; ecco perché era necessario in un primo tempo esporre i tre mezzi di salvezza provvisori.
Udendo questa parabola i discepoli Subhuti, Katyayana, Mahakashyapa e Maudgalyayana abbandonano i precedenti insegnamenti e aderiscono al messaggio del Sutra del Loto: anch’essi diverranno dei buddha.
– Da: ”Il buddismo di Nichiren Daishonin, profilo storico e principali fondamenti”
– https://it.wikipedia.org/wiki/Buddhismo_Nichiren