Nel protestare contro una guerra (o contro una determinata ingiustizia – ndr), possiamo darci le arie di persone pacifiche, di veri rappresentanti della pace, ma questa presunzione non sempre corrisponde alla realtà. Osservando bene in profondità, ci accorgiamo che le radici della guerra (del conflitto – ndr) sono presenti nel nostro stile di vita privo di consapevolezza. Non abbiamo seminato a sufficienza pace e comprensione in noi stessi e negli altri, e quindi siamo corresponsabili: «Poiché io sono stato in questo modo, ora loro si comportano in quel modo».
Nell’interdipendenza troviamo un approccio più olistico: «Questo è così perché quello è così». È questa la via della comprensione e dell’amore. Sulla base di questa comprensione, possiamo vederci chiaro e permettere al governo di vederci chiaro. Poi possiamo partecipare a una dimostrazione e proclamare: «La guerra è ingiusta, distruttiva e non è degna di una grande nazione come la nostra». Ciò è molto più utile di un atteggiamento caratterizzato da una condanna rabbiosa del prossimo. La rabbia fa sempre peggiorare le cose.
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– Thich Nhat Hanh su wikipedia
– EsserePace.org – Thich Nhat Hanh