Una volta che abbiamo chiamato la sofferenza con il suo vero nome dobbiamo guardare a fondo per capire da dove arriva. Se accettiamo la prima verità della sofferenza dobbiamo accettare che essa abbia le sue cause, perché tutto ha radici.
Quando osserviamo a fondo le radici e le esaminiamo, abbiamo già cominciato a trasformare la nostra sofferenza. Come ha avuto origine il malessere? Non abbiamo bisogno di trovare la risposta convincendoci che il Buddha o Dio abbiano creato la sofferenza per ragioni misteriose. Dobbiamo solo usare la nostra mente limpida e il nostro cuore tranquillo per guardare a fondo e individuare le cause. Ci sono modi di percepire e modi di vivere che portano al malessere. Questa è la Seconda Nobile Verità: la sofferenza ha le sue cause.
La Seconda Nobile Verità può essere considerata un sentiero, ma non è un sentiero che conduce alla felicità e al benessere: porta alla sofferenza. Molti di noi hanno imboccato quello che conduce a rabbia, discriminazione, violenza, ignoranza e disperazione.
Il sentiero della sofferenza è l’ignobile sentiero dell’erronea visione, erroneo pensiero, erronea parola, erronee azioni, erroneo sostentamento, erronea diligenza, erronea consapevolezza ed erronea concentrazione. Se capiamo come e perché stiamo camminando sul sentiero della sofferenza possiamo vedere il suo opposto. Il Nobile Ottuplice Sentiero, il sentiero che conduce al benessere, si rivelerà.
Perché ci troviamo nel bel mezzo di una crisi economica? Perché c’è un simile livello di inquinamento, terrorismo e cambiamento climatico? Quando poniamo queste domande dobbiamo prenderci il tempo e lo spazio per guardare davvero a fondo e tentare di trovare la risposta. Quale che sia il nostro background religioso dobbiamo riconoscere l’autentica sofferenza del nostro mondo e sederci tutti insieme per tentare di scoprirne le cause.
Alcuni insegnanti buddhisti sostengono che il desiderio è la causa fondamentale di tutto il malessere. Non è vero. Il desiderio è solo una minuscola parte del sentiero sbagliato. L’autentico blocco della nostra sofferenza è causato dall’erronea visione, che a sua volta porta all’erroneo pensiero e così via. La sofferenza del mondo e la nostra sofferenza sono state provocate da visioni errate e pensieri errati. Quando iniziamo a vedere che stiamo creando noi la nostra sofferenza, possiamo iniziare a capire come trasformarla.
Se vogliamo trasformare la situazione del riscaldamento globale, per esempio, dobbiamo capire cosa produce il monossido di carbonio che sta surriscaldando la superficie terrestre. Le centrali elettriche a carbone rappresentano la principale fonte di inquinamento di biossido di carbonio negli Stati Uniti: ne producono ogni anno 2,5 miliardi di tonnellate. Le automobili, la seconda fonte più cospicua, creano annualmente quasi un miliardo e mezzo di tonnellate di CO2.
Dobbiamo anche guardare quello che consumiamo ogni giorno e che contribuisce al cambiamento climatico. Guidiamo auto, usiamo elettricità e gas, distruggiamo le foreste allo scopo di allevare bestiame da mangiare. Tutte queste cose contribuiscono al cambiamento climatico globale. Se guidiamo molto, se teniamo le luci accese, se mangiamo troppa carne, le cause della nostra sofferenza si accumulano.
Se guardiamo a fondo la Seconda Nobile Verità non vediamo solo i vari modi in cui causiamo la nostra sofferenza, ma anche come trasformarla. Se ci prendiamo cura di noi stessi e siamo meno stressati, causiamo meno sofferenza personale, meno irritazione e meno conflitto con i nostri cari, e abbiamo maggiori probabilità di rimanere in buona salute. Se non mangiamo carne, gli agricoltori non alleveranno bestiame da uccidere a nostro uso e consumo. Se non guidiamo, produrremo molto meno monossido di carbonio. Se insistiamo perché anche le grandi compagnie smettano di inquinare, stiamo facendo attivamente qualcosa per creare meno sofferenza e più pace nel mondo.
(Da: “Le quattro verità dell’esistenza”, Thich Nhat Hanh)
– Thich Nhat Hanh – Macrolibrarsi.it
– Thich Nhat Hanh – Amazon
– Thich Nhat Hanh su wikipedia
– EsserePace.org – Thich Nhat Hanh
– Fonte