Mentre stava nel boschetto detto dell’Uomo Cieco e la notte stava svanendo, il giovane Kassapa vide apparire un dio splendente di luce che gli disse: «Ascolta, Kassapa. Di fronte a un formicaio fumante di notte e brulicante di giorno arrivarono un brahmano e un discepolo. Il brahmano disse: “Prendi una pala, o diligente alunno, e scava”. L’allievo scavò con la pala e di lì a poco scoprì un catenaccio.”C’è un catenaccio” disse. “Togli il catenaccio e seguita a scavare” rispose il brahmano. Il discepolo continuò il lavoro e dopo poco scoprì con la pala un rospo. “Un rospo, signore” disse. “Togli il rospo e continua” disse il brahmano. Il giovane seguitò a scavare e venne alla luce un passaggio a due vie.
“C’è un passaggio biforcato, reverendo signore” disse al brahmano. “Togli via il passaggio con la pala, seguita a scavare”. L’allievo obbedì e dopo, aver tolto altre palate di terra scoprì un cribbio. “C’è un cribbio” disse. “Togli via il cribbio e seguita a scavare” aggiunse il brahmano. Il giovane continuò a scavare con la pala e venne alla luce una tartaruga. “C’è una tartaruga” disse al brahmano. “Togli la tartaruga e continua” intimò il brahmano. Il discepolo così fece e vennero fuori degli attrezzi da macellaio. “Ecco dei coltelli” disse allora al brahmano. “Getta via quegli attrezzi da macellaio e vai avanti a scavare”. L’allievo obbedì e dopo poco trovò nella buca un pezzo di carne. “C’è della carne” disse. “Gettala via e scava ancora” disse il brahmano. Il giovane seguitò ancora un po’ con la pala e scoprì un serpente cobra. “Ho trovato un serpente cobra o brahmano” disse. “Lascia il serpente cobra, o giovane amico, non lo toccare, rispetta il serpente cobra o fanciullo” disse il brahmano. Se ora, o monaco, tu vuoi conoscere il significato di questa parabola chiedila al signore Gôtama che è il Buddha, il risvegliato, l’unico al mondo che possa spiegartela».
Allora il Venerabile Giovane Kassapa avvicinando il signore Buddha, salutato e postosi a sedere a rispettosa distanza «Signore, ho avuto una visione», disse e la raccontò. «Ora, o signore, qual è il significato di tutto questo? Quale il significato dei vari oggetti?».
Il Buddha rispose: «Il formicaio, o monaco, è sinonimo del corpo costituito dai quattro elementi, originato da madre e padre, nutrito di polenta e latte che, per natura, è destinato a essere continuamente consumato, strappato via, rotto e disperso. Ciò che uno pensa o rimugina durante la notte riguardo agli affari del giorno, questo è il significato del formicaio fumante di notte, mentre qualsiasi cosa che venga posta in atto di giorno, dopo averla ponderata di notte, è rappresentata dal formicaio brulicante di giorno. Il brahmano è sinonimo del maestro illuminato e l’allievo è sinonimo del discepolo ansioso di apprendere. La pala per scavare è simbolo della saggezza intuitiva e lo scavare è simbolo dell’impegno profuso per apprendere.Il catenaccio è simbolo dell’ignoranza. Getta via questo catenaccio, liberati dell’ignoranza mediante la saggezza intuitiva. Questo è il suo significato. Il rospo è simbolo della turbolenza e dell’ira. Getta via il rospo e liberati dell’ira, con impegno e saggezza intuitiva. Ecco il significato. Il passaggio biforcato è simbolo del dubbio. Distruggi questo passaggio, liberati dal dubbio per mezzo dell’impegno e della saggezza intuitiva. Questo è il significato. Il filtro è simbolo dei cinque ostacoli: il piacere dei sensi, la malevolenza, la pigrizia, l’inquietudine e la titubanza. Getta via il filtro, liberati dai cinque ostacoli. Ecco il significato. La tartaruga è il simbolo dei cinque attaccamenti, cioè l’attaccamento alle forme materiali, l’attaccamento ai sentimenti, l’attaccamento alle idee, l’attaccamento alle tendenze abituali, l’attaccamento all’idea del proprio io. Getta via la tartaruga, liberati dai cinque attaccamenti. Ecco qual è il significato di questo. Gli attrezzi da macellaio sono il simbolo dei cinque legami dei sensi: per le forme materiali mediante gli occhi, per i suoni mediante gli orecchi, per gli odori mediante il naso, per i sapori mediante il gusto, per i piacevoli contatti mediante il tatto. Getta via gli attrezzi da macello, liberati dai legami dei piaceri dei sensi. Questo è il significato. Il pezzo di carne è il simbolo dei desideri e delle passioni. Getta via il pezzo di carne, liberati dai desideri e dalle passioni. Ecco il significato. Il serpente cobra, infine, è il simbolo di colui che s’è liberato da tutti gli appigli, che è illuminato. Non toccare il serpente cobra, abbi rispetto per il serpente cobra. Questo è il suo significato».
Così parlò il Signore e il giovane Kassapa si rallegrò di quanto era stato detto.
(Majjhima Nikaya, XXIII)
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