“Come stai?”. Quando si chiede a buoni maestri come stanno, rispondono: «Bene, bene, molto bene», sempre bene. Molti, però, dicono di sentirsi disonesti a dire di star bene quando, in realtà, hanno problemi.
Ma ciò di cui stiamo parlando qui è lo sviluppo di un sentimento fondamentale di forza e benessere. Non è meglio associare la nostra mente a quello, piuttosto che a tutte le emozioni fugaci e le sensazioni fisiche che proviamo mentre parliamo? Che significato ha essere onesti su una cosa così sfuggente e impossibile da definire?
Se il vostro benessere è così dipendente da emozioni e sensazioni fisiche, avrete ben poche possibilità di dire: «Io sto bene». Perciò, quando vi chiedono come state, rispondete sempre: «Bene!».
(Dzigar Kongtrul Rinpoche)
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La pratica dell’autoriflessione nel sentiero buddhista |