Tutti i risultati vengono da cause che hanno la potenzialità di crearle. Se piantiamo i semi di una mela, crescerà un melo, non una pianta di peperoncino rosso. Se si piantano i semi del peperoncino rosso, cresceranno i peperoncini, non le mele. Nello stesso modo, se ci comportiamo costruttivamente, ne conseguirà felicità; se ci comportiamo distruttivamente, avremo dei problemi.
Ogni felicità e fortuna che sperimentiamo nella vita viene dalle nostre azioni positive, mentre i problemi derivano dalle nostre azioni distruttive. Secondo il buddismo, non c’è nessun incaricato dell’universo che distribuisca ricompense e punizioni. Noi stessi creiamo le cause con le nostre azioni e i loro effetti, nello stesso modo in cui Newton non ha inventato la gravità. Newton ha semplicemente descritto ciò che esiste. Inoltre, il Buddha ha descritto ciò che ha visto con la sua mente onnisciente come un naturale processo di causa ed effetto che avviene all’interno del flusso mentale di ogni essere. In questo modo ci ha mostrato il miglior modo di sfruttare il meccanismo di causa ed effetto per trovare la felicità ed evitare il dolore.
(Thubten Chödron – Saggezza buddhusta)
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