Bodhicitta (sanscrito, “Mente di illuminazione” o “Mente del Risveglio).
– Bodhi è una parola sanscrita usata in particolare dai buddisti e dai giainisti. Indica la conoscenza o la saggezza perfetta per cui un uomo si trasforma in un Buddha (o in un Jina).
– Citta è la mente-cuore.
Nella dottrina buddista, bodhicitta (in giap. bodaishin) è la motivazione di un bodhisattva e viene tradotta come mente del risveglio. Può essere vista sia come i mezzi sia come l’obiettivo: ovvero è sia il desiderio spirituale di risvegliarsi per liberare tutti gli esseri sia lo stato della mente svegliata. Bodhicitta è una determinazione altruistica, poichè lo scopo del risveglio non è per il proprio esclusivo beneficio ma a favore di tutti gli esseri.
Secondo gli insegnamenti di Shantideva e dei suoi seguaci, ci sono due aspirazioni di Bodhicitta:
1. Il desiderio di risveglio – simile al desiderio di viaggiare in India.
2. La pratica per il risveglio – simile al mettersi davvero in viaggio per l’India.
Inoltre si suddivide in due generi differenti: 1) Bodhicitta relativa: il desiderio di conseguire il risveglio per aiutare gli altri, basato sulla compassione per tutti gli esseri. 2) Bodhicitta assoluta: la pratica e la comprensione della saggezza della vacuità basata sulla bodhicitta relativa.
Bodhicitta, nel buddismo tibetano Vajrayana, è il primario fattore di motivazione alla pratica. Si dice che senza un fondamento in bodhicitta, la pratica è inutile.
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