“Meditare non significa cercare di andare altrove: significa permettere a se stessi di essere esattamente dove si è e permettere al mondo di essere esattamente com’è in questo momento. Non è molto facile. Se restiamo nel campo del pensiero riusciamo subito a trovare qualcosa di sbagliato, sempre, dunque la mente e il corpo tendono a opporre una gran resistenza a sistemarsi, anche solo per un attimo, nelle cose così come sono. …
Ciò non significa che le vostre aspirazioni a realizzare cambiamenti positivi … siamo inappropriate: sono tutte possibilità molto reali. Voi potete cambiare voi stessi e il mondo, già solo per il fatto di meditare, di sedervi lì e starvene tranquilli in silenzio… Il paradosso, però, è che potete cambiare voi stessi o il mondo soltanto se uscite per un attimo dai vostri soliti percorsi, se vi abbandonate e vi fidate e lasciate che le cose siano come sono già, senza cercare di realizzare niente, meno che mai obiettivi che non sono altro che il prodotto della vostra mente…. Dato che siamo molto di più della che non la somma dei nostri pensieri e idee e opinioni, lasciarci cadere nella nuda esperienza del momento presente è in realtà lasciarci cadere proprio nelle qualità che vorremmo coltivare. Esse provengono tutte dalla consapevolezza, ed è proprio nella consapevolezza che cadiamo, quando smettiamo di cercare di andare da qualche parte, o di provare una sensazione speciale, per consentirci finalmente di essere proprio là dove siamo, di stare con quello che proviamo proprio in questo momento.”
(Da: Riprendere i sensi. Guarire se stessi e il mondo attraverso la consapevolezza – Jon Kabat-Zinn)
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– https://it.wikipedia.org/wiki/Jon_Kabat-Zinn
– https://it.wikipedia.org/wiki/Mindfulness